Kanye West ha deciso che la giustizia può attendere. Anzi, che può proprio cercarlo, se vuole. Peccato che lui, nel frattempo, si sia sistemato dall'altra parte del pianeta, a Tokyo, lasciando negli Stati Uniti una causa per violenza sessuale, molestie e licenziamento ingiusto intentata dalla sua ex assistente, Lauren Pisciotta. Il tribunale di Los Angeles ha dovuto posticipare ancora l’udienza, perché il rapper 47enne – noto tanto per i suoi colpi di genio quanto per i suoi colpi di testa – non si degna nemmeno di rispondere alle accuse. E nemmeno di nominare un avvocato. Da mesi Kanye non si vede a L.A., ma il problema non è la discrezione: si è semplicemente trasferito in Giappone, lontano dalle grane giudiziarie e vicino ai minimarket 7-Eleven di Ginza, dove si è lasciato paparazzare mentre compra lecca-lecca con i figli. Sì, perché mentre la sua ex assistente cerca di portarlo in tribunale, lui si dedica allo shopping di snack, rifiutando selfie con i fan ma non caramelle per i bambini. Secondo i legali di Pisciotta, West sta eludendo la giustizia con il suo esilio volontario in Oriente. Tanto che ora si pensa di notificargli la causa con un bell’avviso su un giornale, come si fa con i latitanti di lusso. La mossa sembra obbligata, visto che lui, di presentarsi spontaneamente, non ha la minima intenzione.
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Lauren Pisciotta, 36 anni, non è una ragazza qualsiasi: ex assistente e onlyfanser, sostiene che Kanye abbia cercato di convincerla a lasciare la sua carriera online per lavorare solo per lui. Poi, in una denuncia aggiornata, ha aggiunto anche l’accusa di violenza sessuale. Un dettaglio inquietante? Pisciotta dice che Kanye, parlando della serata in questione, le avrebbe ricordato che “una volta si sono frequentati un po”. Quando lei smentito, lui – con la solita delicatezza, avrebbe risposto: “Alle donne piace dire di non ricordare”. Lui nega tutto, ma non in via diretta: si è limitato a far sapere tramite il suo ex agente che le accuse sarebbero infondate. Fine delle dichiarazioni. Per ora. L’ultima volta che Kanye è stato visto negli Usa risale a maggio 2024, prima che il suo presunto trasloco in Giappone diventasse realtà. Ora, mentre la sua ex assistente aspetta giustizia in California, lui passeggia tranquillo per Tokyo con i figli, senza farsi troppi problemi. Tra udienze rinviate e tentativi di notifica via stampa, la sensazione è che questa storia andrà avanti a lungo.
Lauren Pisciotta, 36 anni, non è una ragazza qualsiasi: ex assistente e onlyfanser, sostiene che Kanye abbia cercato di convincerla a lasciare la sua carriera online per lavorare solo per lui. Poi, in una denuncia aggiornata, ha aggiunto anche l’accusa di violenza sessuale. Un dettaglio inquietante? Pisciotta dice che Kanye, parlando della serata in questione, le avrebbe ricordato che “una volta si sono frequentati un po”. Quando lei smentito, lui – con la solita delicatezza, avrebbe risposto: “Alle donne piace dire di non ricordare”. Lui nega tutto, ma non in via diretta: si è limitato a far sapere tramite il suo ex agente che le accuse sarebbero infondate. Fine delle dichiarazioni. Per ora. L’ultima volta che Kanye è stato visto negli Usa risale a maggio 2024, prima che il suo presunto trasloco in Giappone diventasse realtà. Ora, mentre la sua ex assistente aspetta giustizia in California, lui passeggia tranquillo per Tokyo con i figli, senza farsi troppi problemi. Tra udienze rinviate e tentativi di notifica via stampa, la sensazione è che questa storia andrà avanti a lungo.
