A sorpresa, Lapo Elkann si è sposato. Il rampollo di casa Angnelli è convolato a nozze con Joana Lemos il giorno prima del compleanno di lui, giovedì 7 ottobre, quando ha compiuto 44 anni. Una cerimonia riservatissima, con invitati super selezionati, che si è svolta in Portogallo, mentre ora la coppia si trova in viaggio di nozze in Africa. Il secondo degli otto nipoti dell’Avvocato ha quindi preso moglie nell’ex pilota di rally Joana Lemos, 48 anni, che ha già alle spalle un matrimonio con il broker Manuel Reymão, dal quale ha avuto due figli: Tomás, 23 anni, calciatore centrocampista del Boavista, e Martim di 20. Una persona “di cuore e sostanza” la definisce chi l’ha conosciuta. Forse proprio quel che ci voleva per Lapo, che negli anni ha riempito le pagine dei giornali di gossip, ma anche quelle che si occupano di cronaca, per la sua vita privata burrascosa. Un incontro che è arrivato proprio dopo l’ennesimo episodio buio per l’imprenditore, come l’incidente d’auto in cui era rimasto coinvolto a Tel Aviv, nel dicembre 2019, a causa del quale rimase in coma per sei giorni, dovendo sottoporsi a 15 operazioni ai polmoni e patendo un forte stress post traumatico. Uno choc, per un uomo da sempre tormentato, che stavolta, però, sembra averlo portato a scegliere la via della stabilità emotiva con il vincolo del matrimonio.
Le prime foto del matrimonio in album fotografico sono state pubblicate in esclusiva dal settimanale Chi, in edicola dal 20 ottobre 2021, con un fine benefico: una donazione alla Fondazione Laps di cui Lapo è presidente e Joana vice. “Abbiamo scelto un matrimonio molto discreto — hanno detto gli sposi —. Volevamo condividere questo giorno speciale solo con le nostre famiglie e gli amici più cari, in linea con la discrezione che abbiamo avuto da quando siamo stati insieme. Il vero amore è riservato, privato e intimo”. Insomma, anche in questo caso l’imprenditore non ha dimenticato l’attività che sta portando avanti da tempo in aiuto al prossimo e che gli sta dando tante soddisfazioni. La Fondazione Laps (istituita nel 2016), si occupa di progetti legati all’infanzia, al sostegno delle strutture sanitarie. Un impegno condiviso con Joana ben prima delle nozze. Infatti, nel 2020, insieme hanno sostenuto la Croce Rossa, rifornito Locri di igienizzanti, donato due ambulanze per disabili in Sicilia, distribuito pizze a Napoli, pasti a Milano, mascherine negli ospedali.
Discrezione, certo, ma non è mancato il glamour: l’abito di Joana è stato disegnato da Frida Giannini, quello dello sposo era invece un frac disegnato da Rubinacci, il suo sarto napoletano. Testimoni di Lapo i fratelli John e Ginevra e Armando Barzola, suo maggiordomo per anni; anche Joana ha scelto i suoi fratelli come testimoni delle nozze, Gonçalo e Bruno Mascarenhas de Lemos. La cerimonia si è svolta nella tenuta degli sposi a Tavira, in Portogallo. Un funzionario portoghese dell’Algarve ha letto i documenti e condotto la cerimonia in portoghese e in italiano; il rabbino Sholom Rosenfeld ha dato la sua benedizione agli sposi. Lapo è arrivato a bordo di una Fiat 500 old school, in omaggio al nonno Gianni Agnelli mentre al termine della cerimonia la coppia si è allontanata a bordo di una 500 Spiaggina elettrica.
Nel frattempo, Lapo Elkann sembra aver deciso di rivoluzionare la sua vita non solo a livello privato ma anche lavorativo e a tre mesi dall'operazione che ha portato Garage Italia a unire le forze con la svizzera Youngtimers, ha deciso di “divorziare” dalla sua creatura, lasciando le cariche nella società creativa che si occupa di personalizzare le automobili. In una nota ha spiegato di “aver presentato in data odierna le proprie dimissioni dalla carica di amministratore e presidente del consiglio di amministrazione di Garage Italia Customs Srl”. E ha aggiunto: “Ogni incarico dell'hub creativo da lui fondato nel 2017 e recentemente acquisito da Youngtimers Asset Company AG”. Il tutto confermato dal diretto interessato su Twitter dove ha sottolineato “con effetto immediato” e perché si è trovato in “disaccordo con i nuovi soci”. Lapo era socio della holding svizzera (al 23%) che controlla Garage Italia e questa posizione la manterrà. Proseguirà, invece, la sua attività con L'Astronave di Piazzale Accursio a Milano, l'ex stazione di servizio nella quale ha sede Garage Italia con il ristorante che era stato lanciato da Carlo Cracco, e di FB Garage Srl, società di organizzazione eventi.