La società italiana della difesa e dell’aerospazio punta forte sui droni. Ma non io campo militare, come è avvenuto finora, quanto all’uso civile. E così ha avviato la prima sperimentazione di trasporto logistico che, in dieci anni, dovrebbe riuscire a portare i prodotti in ogni casa. In questo modo Leonardo, in collaborazione con Comune di Torino e con D-Flight (società del gruppo Enav, in partnership con Leonardo e Telespazio), ha avviato una serie di prove, autorizzate da Enac (Ente nazionale Aviazione Civile), per il trasporto con un drone a propulsione elettrica (dal peso di 130 kg) di un carico di 25 kg.
Lo riporta l’edizione odierna de Il Giornale, che spiega come questa sperimentazione abbia “l’obiettivo di accelerare l’introduzione di questi velivoli nei cieli e di contribuire, partendo dall’Italia, allo sviluppo di servizi innovativi a supporto del cittadino”.
Un cambio di passo che si deve anche al neo ministro della Transazione ecologica nel governo Draghi, Roberto Cingolani, fino a ieri Chief Technology & Innovation Officer di Leonardo. I potenziali campi di applicazione? Molti e fra i più disparati: dall’agricoltura alla logistica, dall’entertainment, all’energia. Inoltre, questo è un business che permetterà a Leonardo di candidarsi per diversi e importanti progetti che rientreranno nel Recovery Plan che metterà al centro smart city, tecnologia e approccio green.
In questo modo, La società italiana va a fare concorrenza diretta ad Amazon e ai suoi droni utili a recapitare i prodotti a casa, anche perché entro il 2026 – solo negli Stati Uniti – si stima che questo mercato avrà un impatto compreso tra i 31 e i 46 miliardi di dollari. Laurent Sissmann, responsabile dell’unità Unmanned Systems di Leonardo, ha così chiarito: “Stimiamo che tra 5 anni potremo concretamente offrire questo servizio con il supporto di rider o postini per l’ultimo miglio e che tra 10 anni il servizio potrà completarsi in modo totale senza il supporto di corrieri”.