Strafottersene e un acido (microdose) ogni tanto. Gwyneth Paltrow ha molti segreti per mantenersi ancora bellina bellina come quando ci innamorammo tutti di lei in “Shakespeare in Love”, ma fondamentalmente, ha rivelato in un’intervista al Sunday Times, il segreto più segreto di tutti è che alla fin fine se ne strafotte. Ha detto proprio così: “Superati i cinquant’anni me ne strafotto”. Andando avanti nell’intervista si scopre che, in effetti, se ne strafotte un po’ di tutto. Se ne strafotte e si stravacca. Dopo la carriera cinematografica ha lanciato Goop, che all’inizio era newsletter sul wellness e che poi è diventata un’azienda da duecento milioni di sterline, ma adesso, dopo che per anni si è lanciata contro gli zuccheri raffinati e le infiammazioni, ammette: “Un giorno alla settimana mi stravacco e mi piace essere sciatta, passo l’intera giornata sul divano guardando reality show e mangiando trash food da asporto”. Il vizio dei reality le è venuto durante la pandemia: guarda “Love is blind” e “Love on the spectrum”, praticamente la versione americana di “Uomini e Donne” e la stessa trasmissione dedicata a coloro che rientrano nello spettro autistico.
Non abita sempre con il marito, Brad Falchuk (produttore di Glee, American Horror Story e Scream Queens), per tre giorni alla settimana se ne va a casa sua e chi si è visto si è visto, il tutto condito da frasi di circostanza: “È bello quando qualcuno ti manca”, “l’amore a distanza funziona meglio”, “l’importante è la fiducia, l’amore e il rispetto reciproco”. Siamo sicuri che anche il marito apprezzi e che in quei tre giorni si strafaccia di tutti gli alimenti e le bevande che causano infiammazione, tipo frittata con cipolle, birra gelata e rutto libero. La Paltrow dice di avere raggiunto la convinzione di strafottersene degli altri adesso che ha 51 anni: “Non mi interessa più quello che la gente pensa di me”, eppure abbiamo come l’impressione che, un po’, se ne strafottesse anche prima, insomma c’era portata, come quando mise sul mercato le candele all’odore della sua vagina spacciandole per candele in favore delle donne, con le donne per le donne. O come quando (e dovette pagare una multa di un centinaio di migliaia di sterline) disse che per raggiungere un equilibrio ormonale le donne dovevano andarsene in giro con delle uova di giada infilate là dove si sente l’odore delle sue candele. Funghettini magici e sostanze psichedeliche, per la Paltrow, seguendo la moda lanciata recentemente da Elon Musk, “sono la nuova frontiera del benessere mentale, lo sono già e lo saranno sempre di più”, ha detto.
Poi ha parlato della pratica dello “slugging”, sempre più di moda, che consiste nell’andare a dormire con il volto ricoperto di vaselina per non fare perdere acqua alla pelle durante il sonno e si è dichiarata: “Neutrale come la Svizzera”, ma, ha ricordato, “mia madre si metteva sulla fronte dei cerotti, adesso non ha tante rughe, quindi forse funzionano”. E insomma, lei è sempre una turbofregna, ma non possiamo fare a meno di immaginarcela come una di quelle hippie un po’ age che vivono a Big Sur, sole, stravaccate sul divano, strafatte di acidi, avvolte dall’aroma delle candele che profumano della sua stessa vagina, con le melenzane sugli occhi e magari a scorreggiare come Gary Oldman nella prima puntata di Slow Horses. Pensiamolo pure, ci dice Gwyneth Paltrow, tanto lei, adesso che ha 51 anni: “Di quello che pensa la gente di me me ne strafotto”. A dire la verità, conosco tanta gente che se ne strafotte di quello che pensa la gente, ammetto, io per primo, ma in tanti casi non abbiamo raggiunto gli stessi risultati della Paltrow. La ricetta della Paltrow torna utile anche in questo caso: strafottersene è un toccasana, un toccasana che tocca tutti, belli e brutti.