“Gli italiani non sono mai stati particolarmente appassionati di libertà, e di conseguenza la libertà non è mai fiorita in Italia. Questo, credo, spiega perché questa rimozione delle libertà (o dei diritti) fondamentali degli italiani non vaccinati da parte del premier italiano non eletto Mario Draghi è così enormemente popolare”: lo scrive sullo Spectator Nicholas Farrell, giornalista che da molti anni vive nel nostro Paese. E, a ben guardare, seguendo le sue argomentazioni non si può certo dire che abbia tutti i torti.
“All'inizio di agosto – si legge sullo storico settimanale britannico già diretto da Boris Johnson – l’Italia ha bandito i non vaccinati dalla maggior parte delle forme di vita sociale, quindi dalla maggior parte delle forme di viaggio e ora dalla maggior parte delle forme di lavoro. I non vaccinati sono paria. Eppure, a differenza della Francia, per esempio, dove centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro i passaporti vaccinali obbligatori, in Italia quasi nessuno ha protestato contro «Il Green Pass», che ora è il più draconiano d’Europa”.
Dopo aver spiegato le misure introdotte dal Governo Draghi, Farrell sottolinea che “più o meno le uniche attività comuni che i non vaccinati potranno ora svolgere fuori dalle loro case sono lo shopping e la messa. Possono ancora ottenere «Il Green Pass» pagando un test Covid ogni 48 ore – ma presumibilmente pochi lo faranno – oppure se hanno avuto il Covid e possono dimostrarlo. Che il 75% degli italiani di età superiore ai 12 anni sia già completamente vaccinato e che l'80% dovrebbe esserlo entro la fine di questo mese non ha fatto alcuna differenza. Né lo sono i numeri relativamente bassi di casi di Covid in Italia: circa 4.500 nuovi casi e 50 decessi al giorno (la Gran Bretagna in confronto ha circa 29.500 nuovi casi e 175 decessi al giorno). L’ex boss della Banca centrale europea Draghi, che ha salvato l’euro con il suo massiccio acquisto del debito sovrano dell’eurozona, a quanto pare pensa che per salvare l’Italia bisogna vaccinare tutti gli over 12. […] Sono circa 11 milioni gli italiani, dai 12 anni in su – circa il 20 per cento – che non hanno avuto una prima dose di vaccino con una seconda prenotata – il requisito per il pass. Si potrebbe presumere che ci siano molti più milioni di italiani profondamente preoccupati per una così grave violazione delle libertà civili dei non vaccinati. Non ci sono. Le proteste in Italia contro «il Green Pass» sono state patetiche. C’è stato un linguaggio molto violento sui social media ma poca violenza effettiva. Praticamente nessuno ha ascoltato le richieste di bloccare le principali stazioni ferroviarie il 1° settembre quando il divieto è stato esteso ai viaggi a lunga distanza. Un gran numero di poliziotti ha atteso invano”. In realtà negli ultimi giorni delle proteste ci sono state, ma quando ormai pare essere troppo tardi e senza adeguate sponde politiche, oltre che con pochissima copertura mediatica”.
Il pezzo prosegue: “Non sappiamo quanto durino l’immunità o l’aumento di resistenza dati dal vaccino, tuttavia «Il Green Pass» è valido per 12 mesi. I vaccinati possono comunque infettarsi e contagiare gli altri. Ciò significa che l’unica giustificazione davvero convincente per la messa al bando dei non vaccinati da parte dell’Italia – ottenere l’immunità di gregge – sembra fallace. In Italia, per esempio, più di un terzo del totale – 59.305 – di coloro che sono stati contagiati dal Covid ad agosto erano parzialmente o completamente vaccinati”.
Quanto al rapporto con la politica “Draghi è il sesto premier italiano non eletto da quando Silvio Berlusconi si è dimesso nel 2011 – non eletto nel senso che né lui né gli altri cinque sono saliti al potere attraverso le urne come capo di una coalizione o di un partito vittorioso (nel caso di Draghi, come in quello del predecessore Conte e di altri, non eletti anche in questo esterni al Parlamento, ndr). Tuttavia, se si tenesse un'elezione oggi, Draghi potrebbe effettivamente vincere, tanto sono popolari i suoi dettami sulla vaccinazione. Più di due terzi approvano sia Draghi come premier sia il suo trattamento draconiano dei non vaccinati, secondo i sondaggi. Una proporzione simile pensa che dovrebbe essere ancora più dittatoriale e sostituire «Il Green Pass» con la vaccinazione obbligatoria. Infatti, il 61 per cento degli italiani pensa che, lungi dal privarli della libertà, tutti questi divieti in realtà accrescano la loro libertà. L’unico partito che si oppone alla trasformazione dei non vaccinati in paria è il postfascista Fratelli d'Italia […] Niente di tutto questo mi sorprende dopo un quarto di secolo che vivo qui perché il fatto è che l’Italia fa solo finta di essere un Paese libero. Lo vedi dalle piccole cose come la carta d’identità che devi avere e mostrare tutto il tempo. O dalla domanda «dove risiedi?» piuttosto che «qual è il tuo indirizzo?». E dai posti di blocco ovunque presidiati da poliziotti con mitragliatrici che fermano auto a caso. Ci sono così tante leggi e così tanta burocrazia che tutti sono colpevoli di qualcosa”.
Dopo aver raccontato delle traversie per riavere la patente dopo essere stato fermato per guida in stato di ebbrezza da un poliziotto di nome Mussolini, e dopo aver citato l’antropologo Gustave Le Bon riguardo al motivo per cui “gli italiani sono così infedeli alla libertà” (un “bisogno” di autoritarismo), Farrell argomenta che “vivere in prima persona come gli italiani stanno reagendo alla crisi del Covid mi ricorda come sia un’assudità la narrativa storica dominante sul fascismo inventata dal Partito Comunista Italiano – il più grande partito comunista al di fuori del blocco sovietico – per assolvere gli italiani dalla colpa: che il fascismo è stato imposto e non voluto. Ma gli italiani volevano che il fascismo fermasse il comunismo. Non è stato imposto. Così come vogliono che questa nuova forma di dittatura fermi il Covid”.