Anno nuovo, vita nuova e un gossip con il peso specifico dell’uranio impoverito con al centro tre teste importantissime dell'entertainment italiano, ovvero Belen Rodriguez, Stefano De Martino e la signora Alessia Marcuzzi, che devasta le pagine di cronaca rosa nostrane con lo stesso tatto di una peperonata indigesta che ti si ripresenta nello stomaco costringendoti a pane e bicarbonato per tre giorni. Il 2024 si è aperto con una certa enfasi per chi si nutre di pettegolezzi. È tristemente noto che Belen abbia un passato di tradimenti che le impedisce, causa corna, di varcare le porte del Duomo di Milano. Tipo 24 metri. È risaputo che tra le conquiste del famigerato ex figura Alessia Marcuzzi e un’altra dozzina di fanciulle (quelle contattate dalla Rodriguez prima che si fermasse al fine di tutelare i suoi nervi). Insomma, mazzi di donne, donnine e donnicciole che di fronte alla “Belen furiosa” hanno svuotato il sacco. C'è poi la vicenda di Antonella Fiordelisi, una che secondo l'argentina è stata ampiamente predata dall'ormai ex marito, che però nega tutto e minaccia azioni legali per diffamazione. La sua ostentazione di forza mi suscita curiosità e ammirazione: “Questa mi tira in mezzo a una crisi di coppia dove non c'entro? E io la denuncio”. Apprezzo chi mette al loro posto i bulli. Questo articolo, tuttavia, non è un'analisi approfondita sulle corna in una coppia in crisi nata tra sotterfugi, con tutti che sembravano amanti e con danni collaterali non indifferenti. No. In questo spazio, protetto come una base Nato, voglio solo interrogarmi su una cosa: perché non io? Stefano, parlo a te: io ti meritavo. Dopo un numero incalcolabile di relazioni tossiche, di cui il 98% con rospi a cui ho dato il beneficio del dubbio, la sottoscritta il giovane napoletano attraente, talentuoso, malizioso e, secondo i pettegolezzi, dotato se lo meritava. Dimmi, Stefano, perché non io?
Il non essere un arrivista che non riconosce i propri limiti è un problema? Il non avere tatuaggi e possedere un minimo di senso del pudore ti ha impedito, amico mio, di avvicinarti a una Ronchi abbandonata, ma comunque valida? Sappiamo che qualsiasi donna tra i 18 e i 79 anni, dotata di un minimo di fascino, è considerata papabile. Quindi dimmi: perché mai io no? Insomma, possiamo affermare che la tua generosità sessuale è pari, se non superiore, al tuo talento come ballerino e sappiamo che non sei uno scarpone di cemento armato. Quindi, perché evitare me, che aveva palesemente bisogno di affetto, di attenzioni e, perché no, di aerobica? Non avrei mai chiesto di lasciare tua moglie, non ti avrei mai scritto dopo le 17 e non mi sarei mai illusa di essere qualcosa più di una notte di passione. Soprattutto non avrei mai sperato in una relazione con un uomo che non ha saputo rispettare manco un'ora della sua vita la madre di suo figlio. Ero perfetta, Stefano. Ma non hai scelto me. Non riesco davvero a capire, zio. Hai scelto gente che adesso nega di aver copulato con te per paura dell'ex moglie incazzata: Ste io esponevo pure il lenzuolo sporco di sudore fuori dalla finestra. Vuoi mettere la soddisfazione di rotolarti con una che poi è fiera di te e ti espone manco fossi una testa di leone sopra un camino? E ora, alla luce dei fatti, temo di non gradirti più: gli uomini che si concentrano troppo sulla seduzione non sono veri amanti, sono totem di insicurezza troppo presi dalla performance per curiosare sinceramente nel piacere della partner. Chi dedica troppo tempo al sesso è come chi mangia troppo: sazia la fame ma non sperimenta nulla, non da nulla, non impara nulla. Quando saranno abbastanza grandi, dovrò spiegare queste cose alle mie sorelle. Le prestazioni degli ingordi sono come quelle Cgil: di una tristezza sindacale. E non vedo motivo di condire una vita già amara con sesso senza sapore.