image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Think twice
Think twice

Ma voi ve lo immaginate Vettel vestito di un altro colore?

Giulia Toninelli

11 dicembre 2020

Un commento sui social, un casco speciale, una storia d’amore in cui tutti abbiamo creduto almeno un po’. E una risposta che non deve fare paura, a noi come a lui

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

A casa ho una bacheca in cui attacco tutto quello che leggo in giro, veramente qualsiasi cosa. Ci vado in pellegrinaggio almeno una volta al giorno e spesso, non dicendomi niente, mi spiega tutto quello di cui ho bisogno. Mesi fa ci attaccai un commento visto sui social, sotto a una vecchia fotografia di Sebastian Vettel ai tempi del dominio Red Bull.

“Ma voi ve lo immaginate Vettel vestito di un altro colore? No perché a me fa impressione vederlo con i vecchi colori della Red Bull, non riesco neanche a pensare a come sarà il prossimo anno, in un altro box, con una tuta che non sia quella Ferrari”.

Oggi è il giorno giusto per tirarlo fuori, quel bigliettino. Nella prima di tre giornate che avranno il sapore aspro della malinconia e la consistenza tremenda della consapevolezza. Domenica Sebastian Vettel correrà la sua ultima gara come pilota Ferrari dopo sei anni di gioie e dolori. Il terzo pilota più vincente della scuderia dopo Schumacher e Lauda lascerà casa.

Nessuno è pronto, nemmeno lui.

Si piangerà tanto ad Abu Dhabi, si piangerà tanto nelle case di chi Vettel lo ha amato, lo ha maledetto per non aver riportato a Maranello un sogno che sembrava alla sua portata e poi, alla fine, lo ha perdonato. Così come lui, Sebastian, alla fine ha perdonato la Rossa.

Sono i più grandi amori quelli capaci di farti più male, no?

E negli ultimi anni Vettel non aveva più la rabbia del pilota, ma la delusione di un amante ferito, sconfitto, deluso. Si sono dovuti dire addio malamente, con una telefonata al retrogusto di tradimento, per poter accettare la fine di una storia d’amore che non aveva più vie d’uscita.

È giusto, è il momento di cambiare. Per la Rossa, che punta sui giovani, per Sebastian, che in una nuova realtà potrà cercare la redenzione, o solo divertirsi ancora un po’ prima di andare in pensione, con la consapevolezza di aver dato tutto in uno sport di cui, per anni, è stato protagonista e monarca assoluto. È giusto, per Ferrari, per lui, per i tifosi, per Leclerc. Ma, alla fine, la domanda su quella bacheca rimane la stessa: voi ve lo immaginate Vettel vestito di un altro colore?

E nella retorica di una domanda che non ha niente a che fare con i motori, i giri veloci e i record da battere, quella risposta non fa più paura.

No, io Vettel non riesco a immaginarlo vestito di nessun altro colore. Forse perché una volta che ti vesti Ferrari poi ci rimani incastrato dentro, nel bene e nel male. Forse perché le storie così, fatte di delusione ma di amore sconfinato, sono quello che fanno grande questo sport.

O forse solo perché Sebastian Vettel, di rosso, sarà davvero sempre vestito. Almeno un po’.

20201211 081802986 7353

More

L’amore disperato di Sebastian Vettel per la Ferrari

di Diletta Colombo Diletta Colombo

Formula 1

L’amore disperato di Sebastian Vettel per la Ferrari

Forse a Vettel è andata bene così

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Formula 1

Forse a Vettel è andata bene così

L'importanza di chiamarsi Nathan Falco Briatore

di Matteo Varini Matteo Varini

Lifestyle

L'importanza di chiamarsi Nathan Falco Briatore

Tag

  • Sebastian Vettel
  • Formula 1
  • Ferrari
  • Grazie ragazzi

Top Stories

  • Cristiano De Andre zittisce Parodi. Colpa della cover del Pescatore contro la Flottilla virale sui social. Tutto quello che si sono detti e cosa è successo...

    di Gianmarco Serino

    Cristiano De Andre zittisce Parodi. Colpa della cover del Pescatore contro la Flottilla virale sui social. Tutto quello che si sono detti e cosa è successo...
  • Ok, ma davvero Greta Thunberg si è fidanzata dopo la “missione” in Israele? Chi caz*o è Chris Kebbon, il fotoreporter che ha abbracciato l’attivista all’aeroporto di Stoccolma?

    di Riccardo Canaletti

    Ok, ma davvero Greta Thunberg si è fidanzata dopo la “missione” in Israele? Chi caz*o è Chris Kebbon, il fotoreporter che ha abbracciato l’attivista all’aeroporto di Stoccolma?
  • NIENTE ROLEX! Davvero l’orologio preferito di Silvio Berlusconi si può trovare a 50 Euro? Ecco cosa sappiamo sul Nileg

    di Jacopo Tona

    NIENTE ROLEX! Davvero l’orologio preferito di Silvio Berlusconi si può trovare a 50 Euro? Ecco cosa sappiamo sul Nileg
  • Perché accusano Travis Kelce, fidanzato di Taylor Swift, di essere pro Trump, maschilista e sionista? Ecco qual è il suo patrimonio e tutte le fake news che circolano sul matrimonio

    di Angela Russo

    Perché accusano Travis Kelce, fidanzato di Taylor Swift, di essere pro Trump, maschilista e sionista? Ecco qual è il suo patrimonio e tutte le fake news che circolano sul matrimonio
  • Intervista totale all’italiano più famoso del Giappone! Girolamo Panzetta, da “uomo medio” a venerato come un samurai: “Grazie al trucco delle lettere per avere più spazio in tv…”

    di Gabriele de Risi

    Intervista totale all’italiano più famoso del Giappone! Girolamo Panzetta, da “uomo medio” a venerato come un samurai: “Grazie al trucco delle lettere per avere più spazio in tv…”
  • Ok, ma chi è la “fidanzata” del figlio di Trump, Barron? La bomba alla Casa Bianca: “Chi dice che se sei protetto dai servizi segreti non puoi uscire con qualcuno?” Ecco quello che sappiamo

    di Riccardo Canaletti

    Ok, ma chi è la “fidanzata” del figlio di Trump, Barron? La bomba alla Casa Bianca: “Chi dice che se sei protetto dai servizi segreti non puoi uscire con qualcuno?” Ecco quello che sappiamo

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

L'importanza di chiamarsi Nathan Falco Briatore

di Matteo Varini

L'importanza di chiamarsi Nathan Falco Briatore
Next Next

L'importanza di chiamarsi Nathan Falco Briatore

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy