Bella, strong e motociclista, la passione per le due ruote di Maddalena Corvaglia è più radicata di quanto si possa pensare. Tra i concorrenti di Games of Games il programma su Rai 2 condotto da Simona Ventura, già a undici anni, nel suo piccolo paese in provincia di Lecce, capì fin da subito che la Vespa HP Bianca di suo padre non sarebbe rimasta troppo ferma in cortile. Intervistata dalla Gazzetta dello Sport ha raccontato di come, dopo aver supplicato il maresciallo del paese per non fargliela sequestrare, ha aspettato i quattordici anni per la prima sua moto, la Red Rose 50 dell’Aprilia.
Una tipa da tuta nera e marmitta bucata, a sedici anni la Classic 125 sempre modello Aprilia e poi, compiuta la maggiore età l’Honda Shadow 600, che, per mancanza di denaro la comprò al posto dell’Harley-Davidson. Maddalena Corvaglia spiega come in pista si lasci prendere la mano ma che, invece, per le strade di Milano sia una guidatrice molto attenta con un altissimo livello di attenzione. Dagli amici in Puglia, che la “trattavano come un maschio” alla diffidenza di Milano, non deve essere stato facile per Maddalena Corvaglia farsi apprezzare come motociclista: “Quando chiedevo di provare una moto mi guardavano col terrore negli occhi – dice l’ex velina di Striscia la Notizia a La Gazzetta – All’inizio ci rimanevo male, poi tutto è rientrato. La moto fa parte di me, è il mio prolungamento”.
Tra desideri esauditi e sogni nel cassetto, Maddalena Corvaglia ha poi raccontato del suo folle viaggio da Milano a Presicce, suo paese di origine, in sella alla Ducati Monster a soli vent’anni: “Quando ho letto il cartello Foggia pensavo di essere arrivata invece mancavano ancora quattro ore – ha detto – “Non mi piacciono i salotti mobili, preferisco le moto prestanti, ma scomode”. Pensando al padre, poi, traccia i suoi progetti futuri: “Con mio papà sono stato in Francia, Spagna, Portogallo e Inghilterra in auto. Ecco vorrei rifare quei viaggi in moto e con mia figlia”.