Sarà l’aria funesta intrisa di Covid che fa venir voglia di evadere. Sarà che non se ne può più di sentir parlare delle curve della Incontrada o della biancheria intima della Ferragni. Sarà che i rapporti umani di questi tempi sembrano essere un tabù molto più netto delle forme al vento di troppe ragazze annoiate sui social che far venir voglia di un erotismo diverso.
E allora la mente torna a un pomeriggio di inizio marzo sul litorale, un pomeriggio passato a bere pastis e ad ascoltare storie di amici di passaggio sotto il sole marsigliese. È così che venni a sapere che alcuni giovani imprenditori olandesi compravano prigioni in disuso e altri locali decadenti riempendoli di ragazze sexy e vestiti essenziali per prestazioni erotiche dal gusto diverso dal solito.
No, non si tratta di sessioni per amanti dei frustini e le cinghie di cuoio, almeno non solo. In vendita non ci sono posizioni o rapporto fisici, bensì acrobazie linguistiche e parole sinuose, abilmente sussurrate da prostitute tutt’altro che convenzionali.
È questo il concetto dietro i cosiddetti poetry brothel, i bordelli della poesia.
L’idea non è nuova, nasce nella Grande Mela più di una quindicina di anni fa e conquista piano, piano le grandi città su entrambi i lati dell’oceano. Il fenomeno fa riferimento a veri e propri luoghi suggestivi, dove uomini e donne in cerca di intimità pagano a tempo queste singolari lavoratrici erotiche, ma anche a una piattaforma composta da donnacce della poesia che si esibiscono in locali pubblici e feste private in spettacoli a base di burlesque e ironia, in cui la sessualità si unisce alla letteratura per un trattamento del tutto speciale.
Chi ha vissuto in città come Barcellona, Parigi, Amsterdam o Berlino, dove la prostituzione è legale o dove il nudo è così normale da diventare banale, forse può capire meglio come questo movimento intrighi soprattutto il pubblico di queste e altre città dell’Europa meno conservativa.
Forse in Italia preferiamo ancora una sensualità più tradizionale, perché in fondo non ne abbiamo ancora abbastanza di glutei e seni sodi, quindi possiamo sempre tornare a scorrere Instagram o le pagine di cronaca rosa. Per chi invece fosse incuriosito e volesse passare un fine settimana diverso, all’insegna di paradossi, può partecipare in maniera discreta all’evento tenuto eccezionalmente online che avrà luogo dal 23 al 25 ottobre, organizzato dalla compagnia The Poetry Brothel .
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