Ha un neo al centro, è ricurvo, e diventa duro se gli dici parole sporche: è il pene di Bill Clinton e, se io lo conosco così bene, è grazie a chi con esso ha avuto a che fare e grazie ad esso è diventata celebre, legando il suo nome a un pezzo di Storia: parlo di Monica Lewinsky, che oggi fa 47 anni, e tu potrai ben dirmi, chissenefrega, e però io lo so, che tu di lei ti ricordi, anche tuo malgrado.
È un nome che associ subito a un atto, a uno scandalo, a un godimento che quasi costò a Clinton la presidenza. Quei pompini, eccome se sono serviti, non solo agli orgasmi di Clinton e al salvadanaio della Lewinsky ma al web, all’informazione sul web che proprio trattando sesso orale acquisì forza, e credibilità.
Pochi sanno che del Sexgate, all’inizio, giornali e tv non volevano occuparsi, per poi farlo ma con censure, pubblicando stralci di udienze tagliate, ripulite (e nei TG americani dell’epoca la parola sperma era proibita e sostituita dalle locuzioni liquido seminale, fluido corporeo, materiale genetico). Paurosi di ferire il pudore di chi li ascoltava o leggeva (il Washington Post ne pubblicò articoli con l’avviso di non farli leggere ai minori di 16 anni!), TV e giornali di carta si arrotolarono su loro stessi e ci pensò il web, a pubblicare e a dirci tutto, e specie Drudge Report a spettegolarci il fin lì dalla gran parte dei media considerato indicibile.
Sia lode alla libertà di informazione, ma tu credi che fare "concessioni" sessuali, oggi serva ancora? Andare a letto con un potente, ti fa arrivare…dove? Da qualche parte, qualsiasi parte.
OK, ma poi? Si è davvero emancipate, libere, furbe, mettendosi in bocca il pene di un uomo mai povero cristo? Lo ammetto, il mio punto di vista è "viziato": sai, io sono pornografa, il porno è mio pane e di scrittura mestiere, e nel porno, puoi aprire gambe e bocca e ano a chi di potere vuoi: non arrivi da nessuna parte.
Tranne che nei settori al suo interno più infimi, nel porno di serie A, cioè quello che è industria e dove girano i soldi, la tua bocca (e il resto) "lavora" secondo contratto e copione e libertà. Nel porno conti tu, la tua ambizione, ma prima del tuo corpo conta il tuo cervello. Se non hai testa, e ben piantata sulle spalle, e non ti doti di un’indole sovrumana, mia cara, e mio caro (ché vale pure per gli uomini, al di là di maestosità e prontezza del loro pisello), puoi pure darla e darlo a chiunque, e rimani al palo, alla degradante nomea di chi la dà e ci sta, e che solo ciò sa fare e solo a ciò serve.
Amico, mettila come vuoi, la società è fatta e gira a implacabili regole etiche maschili, che poco scalfisci: a che serve scalfirle, se le scavalchi, facendo sesso e quale e quanto e con chi vuoi, per il tuo (e il suo) di piacere, non per ottenerci privilegi effimeri. Zero morali: ognuno risponde per sé, ognuno decide del suo corpo cosa fare.
E però, se vuoi il potere, e ti parlo del potere del sesso, non c’è trono più alto di quello che occupi liberamente "asservita" a un uomo che ti piace, e a questo mio ti piace toglici ogni venatura sentimentale. Inginocchiarsi a un uomo e prenderglielo in bocca perché vuoi o meglio, mooolto meglio, perché lui te ne fa venir voglia.
Mai potere è più intenso di quello che ha il/la proprietaria della bocca che si gusta a dovere un pene, e lo fa per il suo e il di lui piacere. Un affare a due, di sesso, oltre ogni romanticismo o ricavato di sorta. Chi fa la fellatio decide, ha in mano il gioco, ogni chiave, ogni mossa, chi con la mano ti guida il capo e ti dice cosa e come fare, ci gode sì, un po’ vi si illude. Il gioco lo conduce l’altro, e il dominio è identico al suo contrario, nel cunnilingus.
“Ogni donna è seduta sulla sua fortuna”: ancora con 'sta storia? Chi ci crede recita pagine di alta letteratura scadute dal Tempo. A proposito: ma che fine ha fatto la Lewinsky? Qualcuno lo sa? È Premio Nobel in che? È ricca, famosa? Sì? E per che altro? Per una autobiografia dove confessava di amarlo, il presidente? Ma se davvero lo amavi (e amavi come ti baciava, e come ti metteva il sigaro nella vagina, stimolandotela così, facendoti venire così, per non parlare di quella volta, che lo stavi oralmente servendo, sotto la scrivania, mentre lui era al telefono, a parlare di politica con un suo pari) perché hai conservato il vestito sporco del suo sperma come una reliquia nel frigorifero di tua madre, quale "pistola fumante"; per incastrarlo e rovinarlo, mettendolo alla gogna per giochi sessuali che – si presume – due adulti sono padroni di fare, certo non di ricattarsi a tresca finita?