Oggi Nadia Toffa avrebbe compiuto 42 anni. Anima forte in un corpo troppo fragile, simbolo di lotta e coraggio. A due anni dalla scomparsa di una delle Iene più rappresentative, abbiamo chiesto a Matteo Viviani, collega e amico, di ricordarla per noi: “Ricordo Nadia come una persona estremamente della Porta accanto, estremamente con i piedi per terra ed estremamente consapevole del ruolo che aveva – ci ha raccontato - La co-conduzione delle Iene ci ha legato ancora di più non siamo nati né conduttori né giornalisti, lo siamo diventati sul campo in una professione difficile come la nostra e questo ha fatto sì che si creasse un legame ancora più forte”.
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Nadia Toffa è stata un punto di riferimento per la sua determinazione nel combattere le ingiustizie e le piaghe del nostro Paese. Durante la malattia, il suo coraggio nell’affrontare con il sorriso una battaglia probabilmente persa in partenza ha continuamente dato messaggi di speranza per continuare a lottare, vivere e sorridere. “È come se tu mi dicessi che tipo di sfumatura sceglieresti se volessi dipingessi un quadro? – continua Matteo Viviani - Ce ne sono milioni, ciò che ti lascia una persona in gran parte è inconscio puoi non saperlo neanche tu, come tutti accade si assorbono quelle particolarità, ma è difficile identificarne uno.
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Tantissimi i post sui social di amici e colleghi, Matteo Viviani ha però scelto il silenzio e conservare così dentro di sé l’ultimo ricordo che ha di Nadia Toffa: “Preferisco che rimanga tale, non vuole essere un giudizio per chi lo ha fatto, ho pensato fosse meglio mantenere questo pensiero in maniera intima”.
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