L’introduzione del super green pass, che scatterà dal 6 dicembre 2021, fermerà gli spostamenti fisici dei no vax ma non la propaganda di chi da mesi fa proseliti denunciando una fantomatica “dittatura sanitaria”. Fra i più attivi in questo senso una vecchia conoscenza dei guru contro i vaccini anti-Covid come il dottor Mariano Amici, medico di Ardea già sospeso senza stipendio dall’Ordine. Dopo aver partecipato a varie trasmissioni televisive ed essere diventato celebre per aver “dimostrato” l’inefficacia dei tamponi rapidi facendoli reagire con un kiwi, ora il “gran visir” di tutti i no vax ha trovato un altro campo per continuare la sua battaglia. E non poteva che essere Telegram, l’app di messaggistica ormai diventata il terreno più fertile per ogni tipo di complottismo e illegalità. Sul suo canale “Amici per l’Italia” che può contare 11mila e 300 iscritti (al momento in cui scriviamo) – con tanto di logo che ricorda un partito politico, ma non parlategli di politica perché ha già annunciato che è pronto a querelare chi lo farà - giornalmente cerca di mettere in dubbio le politiche sanitarie ufficiali diffondendo le sue curiose ricette nei confronti della pandemia.
È bastato aderire al canale e scorrere fra i tanti post che vengono pubblicati settimanalmente, per accorgersi che trovano spazio qualsiasi tipo di teorie non scientifiche e non suffragate da nessuna sperimentazione. Particolarmente esplicativi i video, dove il medico arringa le folle in vari incontri d’Italia. In uno, per esempio, spiega perché ci ammaliamo: “Il corpo convive con milioni di virus, batteri e parassiti. Ci ammaliamo quando si rompe l’equilibrio tra il germe e l’organismo. Ma quando c’è equilibrio il corpo è in grado di usare il virus a suo favore. Il sistema immunitario risiede per il 70% nell’intestino, dove ci sono un chilo e mezzo di germi. Quello è l’organo promotore del sistema immunitario, quindi pensiamo se ci possiamo privare di certi germi con i quali viviamo. Quando si rompe l’equilibrio viene fuori la malattia infettiva di tipo virale”. Virus, batteri, parassiti… Non c’è nessuna differenza tra virus, batteri e parassiti per il dottor Amici, anche perché nella maggior parte dei casi chi ascolta non ha nessuna competenza in materia e quindi non presta attenzione alla differenza che, invece, esiste eccome. Ma non spiega neppure, in questo caso, da cosa sarebbe rotto l’equilibrio. E poi, in un altro video, si lancia in uno spericolato esempio: “I criceti che vivono in ambiente sterile, una volta all’esterno muoiono percentualmente di più di quelli vissuti in ambienti non sterili. Che significa?”. La risposta sottesa alla domanda sarebbe la seguente: meglio non vaccinarsi, anzi, contraendo il virus il corpo è in grado di produrre autonomamente gli anticorpi. In parte è vero, ma non per tutti. E soprattutto, a costo di quali rischi? Siccome questo suggerimento viene diffuso in particolare per contrastare il vaccino nei bambini, andiamo a vedere cosa ci dicono i dati ufficiali. Negli Stati Uniti il 25% dei nuovi casi riguarda la fascia di età 5-11 anni e nel nostro Paese, da un confronto con i dati pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità il 25 agosto scorso, emerge che in poco più di due mesi, l'incidenza più elevata di nuovi casi si è registrata nella fascia di età sotto i 12 anni, ovvero nella popolazione non ancora vaccinabile. Affermare dunque che Covid-19 è una malattia che non colpisce i bambini è totalmente infondato. Non solo perché, una volta che ne sono colpiti, anche i più piccoli possono avere gravi conseguenze. Lo riporta anche la Fondazione Veronesi: “Che i bambini superino la malattia con maggiore successo rispetto alle fasce di popolazione anziana è un dato di fatto. Attenzione però a non confondere il messaggio. Come spiegano Jeffrey S. Gerber (professore di pediatria ed epidemiologia presso la University of Pennsylvania Perelman School of Medicine) e Paul A. Offit (direttore del "Vaccine Education Center" presso il Children’s Hospital di Philadelphia) in un editoriale apparso su Science, «negli Stati Uniti per Covid-19 sono già morti 700 bambini. Sars-Cov-2 è entrato nella lista delle prime dieci cause di morte in età pediatrica. Nessun bambino è invece deceduto per la vaccinazione»”.
Nel canale Telegram “Amici per l’Italia” trovano poi spazio le testimonianze dirette delle persone, anche se sono totalmente anonime, quindi difficilmente verificabili. Come questa di cui riportiamo un estratto: “Allora, io capisco chi si è vaccinato per immunizzarsi perché lo assicurava la Scienza, che poi non si è immunizzato, ma si è vaccinato per tornare alla normalità, che poi alla normalità non è tornato, ma almeno non si contagia e non contagia, che poi contagia e si contagia, ma almeno non si ammala, che poi magari si ammala, ma non finisce in ospedale, che poi può anche essere finisca in ospedale, ma 100% non ci lascia le penne, che poi proprio 100% no, ma comunque tocchiamoci le balle in nome della Scienza. Io capisco. Capisco anche quelli che non ci sono reazioni avverse perché il vaccino è infallibilmente sicuro, poi magari qualche paresi facciale che capita pure con il botox, ma certo niente di serio, forse qualche miocardite tuttavia sporadica, magari qualcuno si è vaccinato per poi schiattare poche ore dopo, ma chi sono io per trovare delle correlazioni? Un complottista? Certo che no e lo capisco”. Ci avete capito qualcosa? Noi no, eppure è tutto utile a propagandare la sfiducia verso la scienza attraverso questo tipo di strumenti informatici nei quali è pressoché nullo il fact-checking (la verifica dei fatti) essendo affollati soltanto da persone che vogliono sentirsi dire proprio che la versione ufficiale è una truffa.
Non è finita, perché in un altro video il medico no vax torna su un suo cavallo di battaglia. E cioè l’inefficacia persino dei tamponi: “Neanche con il tampone sappiamo se siamo davvero positivi o negativi al Covid. Ad oggi non abbiamo uno strumento diagnostico per rilevarlo”. A conferma di questa teoria, viene ricordato il famoso test con il kiwi. In realtà il problema è un altro: l’acidità del frutto è in grado di falsare il test. Senza dimenticare che non si tratta di un test definitivo. Infatti, in caso di positività, dovrebbe essere effettuato quello PCR per confermare l’infezione. E via così, tra bufale e mezze verità da reinterpretare a piacere.
Fino alla guida del perfetto no vax.
“Continuiamo a far maturare le coscienze”, così è intitolata la lista di “precetti” che Amici indica ai suoi adepti. Lo definisce, addirittura, un “breve riassunto per chi vuole resistere”. Fra i vari punti, leggiamo: “Non firmate moduli sottoposti a voi, dalla vostra azienda in qualsiasi forma. Non firmate circolari sottoposte dai sindacati all'interno della vostra azienda. Non rispondete mai a comunicazioni via mail. Cancellatevi dalle chat aziendali WhatsApp. La sospensione (dal lavoro, ndr) ha valore solo se viene comunicata per iscritto in forma giuridicamente valida, ossia PEC e/o raccomandata con ricevuta di ritorno (a/r). Se vi impediscono l'ingresso a luogo di lavoro, uscite dal luogo di lavoro, fatevi un selfie o un video con il quotidiano del giorno in corso, davanti al petto, con data ben visibile. Sappiate che potete registrare in forma audio o audio/video ogni conversazione con il personale che vi intimi di lasciare il luogo di lavoro, chiedendo alla persona di identificarsi con nome, cognome e ruolo, sia all'interno dell'azienda, o alle dipendenze di una ditta per la sorveglianza, che presti servizio in appalto. Importante: eventuali registrazioni non devono mai essere divulgate in rete. Archiviate tutto accuratamente, con data di riferimento. Ricordatevi di non firmare nulla. Ricordatevi di non dare mai ad alcuno informazioni sul vostro stato di salute, né a voce, né per iscritto, né a colleghi, né a dirigenti, né a medici del lavoro. Alla domanda "sei vaccinato?", rispondete "non sono tenuto a dare informazioni sensibilissime sulle mie condizioni medico-sanitarie a nessuno". Fortunatamente, viene aggiunto anche il consiglio “non usate violenza”, benché in alcuni casi – come testimoniano diversi giornalisti che hanno partecipato a manifestazioni no vax – non sembra essere stato sempre rispettato.
Dal 6 dicembre scatterà quindi il super green pass. Ma siamo sicuri che non serva qualche intervento anche su questi terreni digitali in cui viene fatta propaganda per evitare che le persone non vaccinate – che già si sentono discriminate nella libertà di poter circolare – nel frattempo non si radicalizzino ulteriormente?