image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Be Folk
Be Folk

Nel video di Pecco e Bezzecchi c’è il vero capolavoro di Valentino Rossi. Da copiare prima che sia troppo tardi!

Emanuele Pieroni

28 marzo 2023

In MotoGP c'è tanta Italia, ma tra i più giovani si parla ormai quasi solo spagnolo. Correre in moto non è uno scherzo e di ragazzini italiani che ci provano ce ne sono sempre di meno, con quei pochi che ci provano che, molto spesso, ci provano male. Perchè loro e le loro famiglie non possono contare su alcun supporto reale. Non è solo questione di soldi, ma di struttura da mettere a disposizione per garantire un futuro al motociclismo italiano. Eppure basterebbe copiare quello che Valentino Rossi ha già fatto senza limitarsi a pretendere che lo porti avanti per sempre...

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

Pecco Bagnaia che passa per primo sotto la bandiera a scacchi di Portimao. E che festeggia, senza esagerare, quasi a lasciar intendere che lui stesso è consapevole che è andata come doveva andare e che il più forte non festeggia mai troppo. Poi una Ducati tutta nera che gli si affianca e il pilota sopra, Marco Bezzecchi, che si congratula. E lui, Pecco Bagnaia, che ringrazia con un gesto del casco, aprendo un braccio e chiedendogli a sua volta come fosse andata per lui. Il Bez che alza il suo di braccio e con le dita gli fa il segno del tre. Terzo. Un dialogo muto, quello tra i due ragazzi della VR46, che si trasforma in gioia vera, a quel punto. Con Bagnaia che sembra quasi più contento del podio del Bez che della sua vittoria. E’ un video di pochi secondi, ma sono pochi secondi di una potenza incredibile.

Perché nel fine settimana delle sportellate a vita persa raccontano un’umanità capace di gioire del successo dell’altro. Roba rara, soprattutto nel motorsport. Soprattutto in questa MotoGP da “andate e scannatevi”. Quei due, Pecco e il Bezz, se le sarebbero date se si fossero incontrati poco prima, ma dopo la bandiera a scacchi è tutto diverso, dopo la bandiera a scacchi torna a avere valore anche il piacere del successo di un altro. Quasi come se fosse il tuo. Quasi come se arricchisse il tuo e lo rendesse, questa volta sì, più speciale di una vittoria normale.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da MotoGP™ (@motogp)

Pecco e il Bez sul podio insieme c’erano saliti già un’altra volta. E era stato lo stesso. Pecco e il Bez condividono non solo lo stesso sogno di ragazzini, nonostante una piccola differenza di età, ma anche la stessa moto. Anzi, quella del Bez è quella con cui Pecco è salito l’anno scorso sul tetto del mondo: una Desmosedici rossa che adesso è tutta nera. Pecco e il Bez condividono, ormai da qualche anno, pure i giorni, in quel pezzo di terra lì tra le Marche e la Romagna che un certo Valentino Rossi ha voluto trasformare in una scuola a cielo aperto per ragazzi col polso destro che ruota un po’ di più e l’anima di chi vuole arrivare veramente. L’ha chiamata VR46 Riders Academy e è, probabilmente, il capolavoro assoluto di uno che di capolavori nella sua carriera ne ha fatti parecchi, compresi nove mondiali vinti e compreso l’essere diventato, forse insieme a un certo Jordan, il più grande sportivo di sempre. Tutta roba che vale quasi niente davanti alla capacità di dare vita a una struttura che guardasse al futuro, che lo rendesse immortale veramente mentre dava la possibilità a dei ragazzi di trasformare in realtà i loro sogni.

20230328 183914250 4249
La storia pubblicata su IG da Valentino Rossi subito dopo la bandiera a scacchi di Portimao

Non vanno solo in moto, non vanno solo in palestra, non seguono solo la stessa dieta. Nella VR46 Riders Academy niente è lasciato al caso, ci sono pure le lezioni di inglese per non fare figure barbine nelle interviste, e si spazia dal motorsport alla vita. Insomma, roba che se anche la scuola vera fosse così, forse potremo contare su generazioni migliori. Così come su una generazione migliore, proprio grazie a quello che Valentino Rossi ha creato – e autofinanziato – ci ha potuto contare il motociclismo italiano. Quei pochi che ha preso sotto la sua ala sono arrivati, due di loro hanno anche vinto mondiali e uno l’ha vinto pure in MotoGP dopo che un altro, Franco Morbidelli, c’era andato vicinissimo nel 2020. Qualcuno, pochi veramente per la verità, s’è pure perso. Ma questo è lo sport. Solo che adesso quell’avventura meravigliosa che è stata la VR46 Academy ha un po’ tirato il freno. Niente è eterno e niente che abbia costi così elevati potrà mai esserlo abbastanza. Tutto però – e la grande industria ce lo insegna – può essere copiato. Basterebbe osservare, magari chiedere, farsi aiutare e riproporre quello che, di fatto, esiste già.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da MotoGP™ (@motogp)

L’altro giorno a Portimao l’Italia ha dominato in MotoGP, ma se guardiamo dietro – Tony Arbolino a parte – c’è stata tanta Spagna. Segno che se il presente è fatto di verde, di bianco e di rosso il futuro potrebbe non essere così. Perché, soprattutto in tempi di crisi, sono sempre di meno i ragazzini che si avvicinano al motorsport e quelli che ci sono, quasi sempre, gravano sulle sole spalle delle famiglie. Non è solo questione di soldi, ma di strutture da garantire dietro che sappiano indirizzare i ragazzini e, purtroppo, anche le famiglie stesse. Magari per pochi, magari per i più meritevoli (ma meritevoli veramente e non i dotati d’italica raccomandazione) bisognerebbe copiare, e subito, la VR46 Academy, magari anche con l’aiuto stesso di Valentino Rossi o di quelli che l’Academy la conoscono bene. Potrebbe farlo la Federazione, ma potrebbero farlo – come accade in Formula1 – anche Aprilia o Ducati in maniera diretta e strutturata. Sarebbe il modo per valorizzare veramente il grande capolavoro di Valentino Rossi, senza stare ancora a campare di rendita su quello che Valentino Rossi ha fatto quando era pilota e fa adesso che pilota non è più. E sarebbe un bene – ma un bene vero – per il motociclismo italiano. Perché quando ne vedi due come Pecco e il Bez che insieme vincono e insieme s’abbracciano, quasi mostrandosi più felici del successo dell’altro piuttosto che del loro, allora hai vinto veramente e hai fatto godere tutti un po’ di più.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da VR46RidersAcademy (@vr46ridersacademyofficial)

More

Ha una sola grande colpa: chiamarsi Marc Marquez! Troppo facile sparare sul 93…

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

Be Folk

Ha una sola grande colpa: chiamarsi Marc Marquez! Troppo facile sparare sul 93…

Di dolore e strafottenza: Marc Marquez, Lucio Dalla e un 4 marzo (in guerra)

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

Be Folk

Di dolore e strafottenza: Marc Marquez, Lucio Dalla e un 4 marzo (in guerra)

Luca Marini: il talento dell'ostinazione è figlio unico!

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

Be Folk

Luca Marini: il talento dell'ostinazione è figlio unico!

Tag

  • Be Folk
  • Marco Bezzecchi
  • MotoGP
  • Pecco Bagnaia
  • Valentino Rossi
  • VR46 Academy

Top Stories

  • Chef Guido Mori distrugge la “Carbondoro” trash da 70 euro di Milano: “Caviale (il meno costoso) e zafferano insieme? Fanno cagare. L’oro sopra? Non ha sapore. È un piatto in stile Dubai”. E non chiamatela carbonara: “Vuole attirare turisti, ma…”

    di Riccardo Canaletti

    Chef Guido Mori distrugge la “Carbondoro” trash da 70 euro di Milano: “Caviale (il meno costoso) e zafferano insieme? Fanno cagare. L’oro sopra? Non ha sapore. È un piatto in stile Dubai”. E non chiamatela carbonara: “Vuole attirare turisti, ma…”
  • Francesco Martucci (I Masanielli): “La pizza non è un bene di lusso, con 20 euro non ci metti neanche la benzina”. Cracco? “Se vado da Carlo in Galleria so cosa mi aspetta, mica puoi pagare come a Fragneto Monforte”. E sul Napoli…

    di Angela Russo

    Francesco Martucci (I Masanielli): “La pizza non è un bene di lusso, con 20 euro non ci metti neanche la benzina”. Cracco? “Se vado da Carlo in Galleria so cosa mi aspetta, mica puoi pagare come a Fragneto Monforte”. E sul Napoli…
  • Ma cosa sono i Labubu che Fedez ha comprato ai figli (che Chiara Ferragni ha scoperto essere tarocchi)? Pupazzi di moda da appendere alle borse Valentino e Balenciaga (e che Matteo Gracis critica)...

    di Angela Russo

    Ma cosa sono i Labubu che Fedez ha comprato ai figli (che Chiara Ferragni ha scoperto essere tarocchi)? Pupazzi di moda da appendere alle borse Valentino e Balenciaga (e che Matteo Gracis critica)...
  • Puoi avere un Rolex a 15 anni? Se sei Nathan Falco Briatore sì. Ecco il modello che indossa (e quanto costa) in foto con papà Flavio e la sorella Leni Klum

    di Jacopo Tona

    Puoi avere un Rolex a 15 anni? Se sei Nathan Falco Briatore sì. Ecco il modello che indossa (e quanto costa) in foto con papà Flavio e la sorella Leni Klum
  • Ma com’è il ristorante “Mimì alla Ferrovia” di Napoli (quello dei vip, da Maradona a Katy Perry)? Una storia d’amore (da documentario) tra famiglia Giugliano e cucina partenopea. E come si mangia? Tra ’o puparuolo mbuttunato e le bruschette...

    di Angela Russo

    Ma com’è il ristorante “Mimì alla Ferrovia” di Napoli (quello dei vip, da Maradona a Katy Perry)? Una storia d’amore (da documentario) tra famiglia Giugliano e cucina partenopea. E come si mangia? Tra ’o puparuolo mbuttunato e le bruschette...
  • NELLA RETE DEL SUO TOP. Bianca Censori in foto senza Kanye West né vestiti: si vede tutto, tra sopra a buchi e sotto trasparente. E su Instagram i “connotati” scompaiono per la censura. Ma rimane l’ombra di Kim Kardashian...

    di Benedetta Minoliti

    NELLA RETE DEL SUO TOP. Bianca Censori in foto senza Kanye West né vestiti: si vede tutto, tra sopra a buchi e sotto trasparente. E su Instagram i “connotati” scompaiono per la censura. Ma rimane l’ombra di Kim Kardashian...

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Rolex, ecco come il Daytona si rifà il look (ma non solo) per i suoi 60 anni

di Umberto Mongiardini

Rolex, ecco come il Daytona si rifà il look (ma non solo) per i suoi 60 anni
Next Next

Rolex, ecco come il Daytona si rifà il look (ma non solo) per...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy