Ora chiudete gli occhi e pensate al peggior incubo. Un pazzo entra nella scuola elementare dei vostri figli e spara e li uccide e fa una strage. Voi cosa direste?
Ecco perché è importante fare i nomi. Perché è solo facendo i nomi che possiamo dare ancora più sostanza alla tragica sparatoria in Texas. È solo con i nomi che possiamo far capire ancora di più quanto sia reale il dolore. Quei nomi - e quelle foto - sono come i nostri figli.
Nomi come quello di Amerie Jo Garza, anni 10, che prima di morire è riuscita a chiamare il 911 e ad avvertire la polizia. È stata la prima a essere uccisa. Poi Ellie Garcia, Xavier Lopez, José Florez, Makenna Elrod, Eliana Torres, Alexandria Rubio, Annabelle Rodriguez, Uziyah Garcia, Tess Mata. Questi sono solo alcuni, poi ce ne sono altri 9, di nomi, di vite, tutti di 10 anni, il più piccolo di 8, e poi quelle di due insegnanti che hanno provato a fermare il pazzo che ha sparato.
Ieri è diventato virale ciò che ha detto Steve Kerr, allenatore di basket: 50 senatori tengono in ostaggio una nazione. 50 senatori che rapresentano la lobby delle armi. “Non è abbastanza questa tragedia?”, ha urlato. Biden ha dichiarato: “Quando avremo il coraggio di fare qualcosa?” Stati Uniti d’America. 2022. Stiamo parlando di un Paese che ci comanda, che ci fa la morale, che prendiamo a modello. E poi? E poi domani parte comunque il convegno della National Rifle Association, che promuove il commercio delle armi in USA, a Houston. Tra Uvalde, luogo della strage, e Houston ci sono solo 4 ore e 16 minuti di distanza. Entrambi in Texas. Manco la morte di 19 bambini e 2 insegnanti è bastata per annullare questo evento. L’America ci ha importato il politically correct e poi non sono capaci di gestire situazioni così? Paradossi non più accettabili.
Proprio il papà di Amerie Jo, la bambina che ha chiamato il 911, su Facebook ieri ha scritto queste parole: “Non date mai nulla per scontato, dite sempre ai vostri figli che li amate”. Vero. Dite sempre che li amate. Dite sempre ti amo a chi se lo merita. La vita a volte sa essere assurda. L’amore è l’unica cosa che ci potrà proteggere. Non credo ci sia bisogno di queste tragedie per scoprirlo. Ma forse, ogni tanto, sì.