Secondo quanto riportato dal Daily Mail, l’attivista svedese Greta Thunberg, recentemente arrestata e deportata da Israele per la sua partecipazione alla missione “Freedom Flotilla” diretta verso Gaza, ha stretto una stretta amicizia con Chris Kebbon, fotografo e videomaker 22enne che l’ha accompagnata in numerose manifestazioni negli ultimi 18 mesi.
Kebbon, con capelli lunghi e un passato da surfista, si è precipitato ad abbracciare Greta martedì all’aeroporto di Arlanda a Stoccolma, dove l’attivista è giunta coperta di fango, reduce dal volo forzato con cui è stata rimpatriata dopo il fermo da parte delle autorità israeliane.
Kebbon vive, come Thunberg, in un sobborgo verdeggiante e borghese della capitale svedese. Sul web dichiara di aver vissuto in Siria, Libano e Marocco con la sua famiglia. Il giovane ha condiviso con Greta diverse fasi della preparazione e del viaggio verso Gaza, incluso un soggiorno in Sicilia. In una delle immagini più note del viaggio, è stato lui a immortalare Thunberg a prua dell’imbarcazione “Barcarola”, ribattezzata “Madleen”, mentre indossa una bandiera palestinese. La nave è stata intercettata dalla Marina israeliana in acque internazionali.
Dopo l’arresto, Greta è stata trattenuta con altre 11 persone e successivamente imbarcata su un volo El Al diretto a Parigi, nonostante la sua politica di rifiuto dell’aereo per motivi ambientali. A bordo del volo è stata fotografata con il cappuccio tirato su seduta in fondo all’aereo. In un video condiviso online, si sente il pilota lodare le Forze di difesa israeliane (Idf), suscitando applausi tra i passeggeri: “Vogliamo ringraziare le nostre forze di sicurezza e l’Idf per aver protetto la nostra patria e auguriamo il rapido ritorno di tutti gli ostaggi”.
All’arrivo a Stoccolma, Chris Kebbon – con una kefiah palestinese verde sulle spalle – si è gettato tra la folla per abbracciare Greta. Dopo alcune parole scambiate, ha accompagnato l’attivista verso i giornalisti e ha cercato di contenere i sostenitori troppo entusiasti.
Chris era già comparso insieme a Greta alla Westminster Magistrates' Court nel febbraio 2024, dove entrambi sono stati assolti da accuse di disordine pubblico per una protesta davanti a un hotel londinese in occasione dell’Energy Intelligence Forum, che ospitava rappresentanti dell’industria petrolifera e del gas.

Nel proprio profilo pubblico, Kebbon si descrive come fotografo per movimenti sociali e per la giustizia climatica. Ha documentato il viaggio in Sicilia, condividendo decine di fotografie, tra cui immagini di Greta con giubbotto di salvataggio, impegnata in un’esercitazione di evacuazione o mentre scherza a bordo della barca. Su Instagram ha scritto: “Gli ultimi momenti di serenità insieme prima della partenza, pieni di amore, cura e momenti di allegria”.
Dopo il primo arresto avvenuto a Londra, Kebbon ha raccontato al giornale svedese Vi che i suoi genitori erano preoccupati e non avevano dormito a casa, nel sobborgo di Liljeholmen, quando lui non aveva dato notizie. Il giovane ha affermato di essere stato sorpreso dalla loro reazione, ritenendo che avrebbero potuto intuire che fosse stato arrestato insieme a Greta. Ha anche riferito che suo padre, prima della partenza, gli aveva raccomandato di fare ciò che voleva, “purché non venisse arrestato”.
Il Daily Mail riferisce che la madre di Chris, Sara, ha rifiutato cortesemente di commentare la relazione tra il figlio e Greta quando un giornalista si è recato presso la grande abitazione della famiglia. Il padre Erik, 54 anni, risulta essere il direttore di una società di produzione web.
Kebbon ha studiato presso il Lycée Français St-Louis di Stoccolma, una scuola privata con una retta annua di circa 1.200 sterline, concentrandosi su cinema e fotografia, come indicato nel suo curriculum.
Greta Thunberg ha avviato il movimento Fridays For Future partendo dai suoi scioperi scolastici solitari del venerdì davanti al Parlamento svedese. Kebbon è un membro di lunga data del gruppo e partecipa regolarmente alle manifestazioni nella piazza Mynttorget, a Stoccolma.
Dopo l’arresto di Greta e degli altri attivisti da parte delle autorità israeliane lunedì, Kebbon ha organizzato una manifestazione spontanea insieme ad altri sostenitori. I contenuti pubblicati da lui sui social riflettono un attivismo intenso e un linguaggio talvolta più radicale. Riguardo a un’azione di protesta a Mayfair, Londra, ha scritto: “Qualche mese fa, eravamo centinaia di persone che si sono radunate a Londra per protestare, disturbare e bloccare le conferenze sui combustibili fossili. Le normali manifestazioni non bastano più a convincere chi detiene il potere ad agire. Se non combattiamo fisicamente contro queste multinazionali, sfrutteranno tutto ciò che possono e spremeranno fino all'ultima goccia di profitto dalle persone e dal pianeta”.
Ha concluso dicendo: “Molti di noi sono stati arrestati perché impedivamo a quegli stronzi unti di entrare nelle loro conferenze di greenwashing”.
