Il rapper italiano in gara al Festival di Sanremo ha sfoggiato sul palco dell’Ariston dei look ineccepibili. Tra un omaggio a Michael Jackson con indosso dei mocassi griffati (firmato Casablanca, opera dell’incredibile stylist Ramona Tabita) e un completo sexy vedo non vedo scelto per la serata delle cover (Burc Akyol), Ghali si è fatto riconoscere anche per i gioielli al polso, al collo e sulle dita. La storia d'amore tra Ghali e il mondo dell'alta gioielleria non è di certo una novità, ricorderemo tutti la sua apparizione nel programma di Roberto Bolle, Danza con me, con un bracciale e un anello Cartier da far girare la testa, del valore complessivo di oltre dieci mila euro... Ebbene, anche questa volta non è stato da meno. Ghali è arrivato sul palcoscenico più ambito d'Italia con il desiderio di far ragionare il pubblico sul significato dell'identità italiana, e milanesissima, ma oltre al suo messaggio non sono passati inosservati gli accecanti accessori. Come riportato anche da Fanpage, l'obiettivo del cantante e della sua stylist consiste nel visibilità non solo a grandi brand ma anche a diversi nomi emergenti del mondo della moda. Casablanca, guarda caso, è il marchio fondato da Charaf Tajer, ex collaboratore del compianto Virgil Abloh di Off White, nato nel 2019. Ma ora scopriamo di chi sono i meravigliosi gioielli della quarta serata del Festival. Spoiler, c'è, ancora una volta, un omaggio all'Italia, la Sua Italia...
Nella quarta serata del Festival, Ghali indossava degli incredibili gioelli realizzati dalla Gioielleria Pennisi (di recente apparsa anche sul New York Times) un vero e proprio punto d'incontro per collezionisti e appasionati dell'arte orafa che propone una vasta gamma di gioielli d'epoca, come recita peraltro la stessa bio dell'azienda sui social. Sbirciando sul sito della gioielleria abbiamo trovato uno dei bracciali che il rapper ha scelto per la sua quarta serata del Festival. Il più grande dei due, si tratta di un bracciale di Art Déco in platino con diamanti taglio vecchio del 1930. Prezzo? Ben 35 mila euro. Una scelta interessante e senza dubbio unica, portare sul palco dell'Ariston un brand che richiama il concetto stesso di italianità che Ghali desiderava snocciolare dietro al microfono con la sua voce, e pure con le sue mani. Sì perché Ghali (o forse più la magica stylist) ha scelto la tradizione made in Italy di una azienda fondata nel 1971 da Giovanni Pennisi, un diamantaire con la vocazione del collezionista e la passione per l’arte antica, mettendo al primo posto gli artigiani, orafi del Paese che ogni giorno continuano a portare alto il nome dell'Italia. Forse alcuni politici apprezzeranno questa mossa, chissà...