Sua maestà, chiamiamolo sua maestà. Ho letto dell’evento Miss Lato B organizzato dalla proloco di un paesino vicino a Ivrea, annullato per le motivazioni che ben potete immaginare nel 2022 e trasformato in Miss Sorriso. Ebbene voglio dirlo con forza: io sono contro a questo tipo di concorso perché, se non altro, i culi delle donne son belli tutti; ma sono anche a favore perché è una beltà vederli. Diciamo che sono contro a premiarne uno sugli altri e invece di trasformare il tutto in Miss Sorriso, che è una paraculata unica e inutile, perché sempre di categoria di bellezza stiamo parlando, sempre di una classifica sulla base di un concetto estetico e quindi non inclusivo si tratta, l’organizzazione della proloco avrebbe dovuto allargare l’evento anche agli uomini e ai trans e a chiunque si senta in diritto legittimamente di riconoscersi in qualsiasi modo voglia. E invece no, vince l’ipocrisia, vince il perbenismo, vince la piccola borghesia del nostro animo. Non lo scopriamo oggi: la libertà mentale non è per tutti.
Pensiamoci: cos’è, il sorriso va bene e il culo no? Allora così facendo non discriminiamo il culo solo perché non c’è un movimento a difendere i suoi diritti? Cos’è, giudicare un sorriso di una donna è più etico che giudicarne il culo? Sempre di giudizio stiamo parlando. Quindi: o cancelliamo questi concorsi e basta. O ce li teniamo tutti. Pure Miss Sua maestà il Culo. Magari eliminando i gender, ecco. Con uomini, donne, LGBT+ e più se ne ha meglio è. L’importante, ce lo insegnano le #MeToo , è essere consenzienti, giusto? Poi vale tutto, no? Anche perché, se siamo tra persone consenzienti, siamo tutti liberissimi di fare ciò che più ci piace. Pure, volendo, farsi giudicare.