Alla fine Rousseau dirà di sì.
Mi fa molto ridere che la piattaforma del Movimento 5 Stelle prenda il nome da un perenne esiliato in vita, riabilitato da morto, che con le sue teorie ha ispirato la rivoluzione francese e la costituzione americana. Oggi qui, gli aventi diritto, voteranno se il M5S potrà o non potrà entrare nel governo Draghi. Il quesito è un'opera d'arte, il risultato è scontato, e porterà al compimento di ciò che era prevedibile, fin troppo prevedibile: il Movimento, anzi, come scrivono loro, il MoVimento (ma perché la V maiuscola?), dopo aver stretto alleanze con il nemico Salvini, dopo aver patteggiato con l'odiato Pd, si ritroverà a braccetto - no, scusate, in tempo di Covid a gomito - con quelli che fino a poco tempo fa erano stati visti come il male del male: Berlusconi e Matteo Renzi, colui che Grillo aveva soprannominato il bimbominkia.
Il quesito, dicevo, è una opera d'arte, il non plus ultra del paraculismo e della manipolazione. Eccolo: «Sei d'accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento con le altre forze indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?». Va bene che i grillini ci hanno abituato all'ubbidienza verso il Garante Grillo (altro che popolo sovrano, detentore del potere e suddito di se stesso, come diceva Rousseau), ma qui si sfiora il ridicolo. Perché la domanda è posta SOLO per farsi dire di sì.
Faccio una veloce esegesi del testo: 1) Nei giorni passati il MoV, tramite Grillo-Di Maio, aveva fatto passare alla sua base di aver imposto un diktat a Draghi: "O fai un ministero ecologista oppure non ti votiamo". Che sia vero o no non è dato sapere, anche perché Draghi non è tipo da cedere ai ricatti, fatto sta che ieri il WWF, dopo essere stato a colloquio proprio con Draghi, se ne è uscito dicendo: siamo soddisfatti perché Draghi ci ha rivelato che il ministero della Transizione Ecologica ci sarà. Gridolini di approvazione dai 5Stelle e notizia subito immessa nel quesito. Ma che questo ministero sia un super-Ministero, come scrivono loro, è invenzione pura. Non si sa che poteri avrà e se avrà portafoglio o meno (cioè se potrà gestire soldi o no). 2) Nel quesito si parla di altre forze indicate da Draghi: bene, peccato che non sia Draghi a indicare le altre forze, ma sono le altre forze che scelgono di sostenerlo in Parlamento. 3) Soffermiamoci sulla dicitura "altre forze": queste forze hanno nomi e cognomi e simboli che vengono omessi. Si chiamano Forza Italia, si chiamano Italia Viva, si chiamano Berlusconi e Renzi e Salvini tutti insieme, appunto.
Un capolavoro di quesito, no? Che sancisce l'appiattimento del MoVimento al potere (dentro il quale ci sono e ci vogliono restare: oramai ci sono personaggi in quota Grillo nel Consiglio Superiore della Magistratura, in Rai, nei giornali che contano, ovunque) e che dimostra l’assorbimento dei 5Stelle alla politica più subdola. Affari loro. Non credo che ai loro elettori andrà bene a lungo (già sono calati tanto e sono curioso di vedere quanti saranno i no), spiace solo che si siano appropriati di quel nome, Jean-Jacques Rousseau, a suo modo padre dell’Illuminismo, filosofo che per le sue idee veniva censurato, che si è ritrovato nel 1765 con la porta di casa presa a sassate, che non si sottometteva mai e poi mai alle idee comuni e alla convenienza. Oggi invece Rousseau lo abbiniamo a chi parla di scie chimiche, 5G e risponde a una domanda esattamente come vuole che risponda chi gliela sta ponendo, senza un minimo senso di critica o di allontanamento dal pensiero dominante. E a me dispiace sempre vedere un ribelle che diventa gregge, tutto qua.