“La prima ad avere un’intervista a Lady Gaga in Italia? Si, ma anche la prima ad avere Amy Winehouse!” Esordisce così la Ventura, in esclusiva per il ciclo di interviste The Garage Stories al CUPRA Garage Milano di Corso Como 1 con Moto.it e MOW. Simona parte raccontando dei suoi anni a Quelli che il Calcio, di cui è stata il volto per un decennio: “Non avendo tanti soldi facevamo scelte di qualità e le case discografiche ci mandavano anche i big: David Bowie, 50 Cent, Kylie Minogue, Adele, ma anche le nuove leve, che avevamo piacere venissero sottolineate. Tra cui Lady Gaga, che è diventato una superstar internazionale. Aveva un carisma non comune che mi ha mandato completamente fuori di testa”.
Anche se al momento la Ventura è in onda con Citofonare Rai2 condotto assieme a Paola Perego, spiega che non esclude un ritorno al mondo del calcio: “Mi piacerebbe condurre un altro programma di calcio, è sempre il filo rosso della mia vita, anche se in maniera differente perché tutto è cambiato, dall’autorizzazione a tante altre cose. Aesso è un po’ diverso e anche io ci tornerei in maniera diversa. Lo scudetto? bella domanda! Spero lo vinca il Napoli, ma nella mia famiglia sono tutti milanisti, quindi anche il Milan. Basta che non lo vinca la Juventus… L’inter ha vinto con un grande Antonio Conto l’anno scorso, io sono del Torino e noi siamo contenti, ma è difficile per una squadra così stare aggrappati: le squadre sono tante e bisogna avere una rosa ampia. Non dò la colpa a Cairo che fa il massimo con quello che ha, però dovremmo ricominciare a lavorare con le giovanili e fare da vivaio per le grandi squadre, così da toglierci qualche soddisfazione”.
A questo punto non manca una riflessione sul palinsesto della TV generalista, sempre più appiattito e focalizzato su argomenti simili: “Sicuramente dipende dal pubblico che ora è molto targettizzato. La televisione pubblica è per un pubblico di una certa età ed è difficile fare trasmissioni trasversali. Ci vogliono soldi - che cominciano a scarseggiare - ed è vero che per i giovani l’intrattenimento viene fatto da altri canali. RaiPlay potrebbe essere interessante, la gavetta serve e i giovani potrebbero farla in varie piattaforme come Amazon, che fa grande intrattenimento. Ma anche nel calcio è così, Netflix fa le sue serie… Ci sono tante piattaforme ad offrire contenuti, certamente quando hai la visibilità della TV generalista ottieni più seguito sui social. Ma ricordiamoci che chi sa fare TV può funzionare sui social, ma non è vero il contrario”.
Sono i giorni di EICMA e Simona è ospite al MotoFestival, così racconta il suo legame con le due ruote, a partire da quella Chivasso in cui è crescita diventando molto amica della madre di Pecco Bagnaia: “Anche Pecco è cresciuto a Chivasso, sua mamma era la mia migliore amica delle elementari! La città non era enorme, della nostra generazione ci conosciamo tutti. Lui aveva grande passione già da bambino e Chivasso è una realtà molto pulita, una città molto tranquilla. Un altro nostro amico ha visto in questo ragazzo un enorme talento e gli ha fatto fare tutta la gavetta, un percorso spaventoso. Poi è fidanzato con una ragazza di Chivasso, le sue origini per lui sono importantissime, sue sorella fa da ufficio stampa… Ha ottenuto dei risultati straordinari in MotoGP anche perché per lui le radici sono importantissime, se è arrivato a questo livello è anche perché è sempre molto tranquillo. Devi sempre trovare un porto sicuro quando hai un successo così grande”.
Anche lei, comunque, si dice interessata al mondo dei motori: “Ovviamente come tutti sono appassionata di moto, Giovanni (Il compagno Giovanni Terzi, ndr.) è un Harleysta ma io sono sempre andata dietro le moto, non l’ho mai saputa guidare. Ci vuole testa e concentrazione invece io penso a tutt’altro. C’è stato un momento in cui volevo assolutamente il motorino, il Ciao… Ho provato, sono caduta alla prima curva e poi non l’ho più chiesto. Comunque ho avuto la Vespa, adesso ne abbiamo comprata una d’epoca, del ‘65! E anche una SWM, siamo molto felici così!”
Tornando all’attualità, la Ventura non usa mezzi termini per esprimere la sua posizione sulle misure del Governo per contenere la pandemia: “Sono super favorevole al super green pass, e anche favorevole al vaccino obbligatorio. Lockdown per i non vaccinati? Certo, io voglio uscire e la loro libertà finisce dove comincio io. Io voglio uscire, faccio il vaccino e tutto quanto. Sono favorevole a tutto quello che può servire a non tornare in lockdown: non volgiamo tornare in lockdown, vogliamo andare con serenità in bar, ristoranti, discoteche. Loro sono chiusi da due anni, intorno a noi c’è la tragedia totale, dobbiamo avere anche un po’ il senso della nazione, senso civico. Voler bene al nostro prossimo e al nostro paese”.
Nei giorni scorsi ad incendiare il dibattito è stata una frase di Alfonso Signorini (“Siamo contrari all’aborto in tutte le sue forme”) che Simona Ventura commenta così: “Penso che il politicamente corretto abbia fatto sbarellare in molti, adesso è molto difficile parlare di certi argomenti. Penso sia il diritto di ognuno avere un’opinione, ricordiamoci che siamo in uno stato di diritto. Forse io avrei parlato a titolo personale, ma lo capisco: dice noi come gruppo, non penso che Signorini pecchi di protagonismo, altrimenti avrebbe detto io sono contrario. non voleva lasciare nessuno indietro. Ora sono con la mia amica Paola Perego, ma ho sempre parlato a plurale perché trovo anacronistico mettere l’io davanti a tutto. Per me il noi è diverso”.
Simona Ventura è anche la donna che ha portato X Factor in Italia, su Rai2, conducendo le prime due edizioni del talent ed aprendo un ciclo che, di fatto, sembra si chiuderà alla fine di questa stagione: “Ho condotto X Factor portando in alto Francesca Michielin, Giusy Ferreri, Street Clerks. Dite che quest’ultima edizione è spenta? Devo ammettere che non l’ho vista. Immagino che la scelta degli editori sia stata quella di fare una grande esclusiva per gli abbonati, invece quando abbiamo portato X Factor in Italia per Rai2 è stato difficile, ma l’obiettivo era quello di includere le persone. Volevamo fosse per tutti, mentre a Sky hanno fatto scelte esclusive, strette. È una scelta, io avrei fatto qualcosa di molto più pop, una cosa grande, alta. A Sky però, giustamente, possono fare quello che vogliono dei loro programmi. I Maneskin? Mi piacciono da morire! L’unica cosa per cui invidio Manuel Agnelli è quella. Loro sono un gruppo pazzesco”.
Poi fa una battuta sulla promozione dell’ultimo disco di Fedez, che ha finto di candidarsi alle elezioni - innescando i grandi titoli sui giornali - per annunciare il suo nuovo album: “Se voterei Fedez Presidente? Ci penserei perché è geniale, nella comunicazione di sicuro. Anche perché ci sono cascati tutti! Però finché c’è Draghi… voterei lui!”
Quando le chiediamo se vede delle possibili giovani eredi, la Ventura si dice piuttosto critica: “Difficile, in questi anni la Televisione non ha creato un vivaio, io vengo da 35 anni di carriera e Paola Perego da 40, navighiamo in tutti i mari. Le ragazze di oggi no, ci vuole tanto tempo per farlo. Mi piace andare a pescare su TikTok o Instagram delle persone con la voglia di fare quel percorso che ormai nessuno ha più voglia di fare. Coi social la popolarità arriva subito e non si fa esperienza. Un grande errore”.
Un’ultima battuta è su CUPRA Born, la prima auto elettrica del marchio di Barcellona: “Io ho una macchina ibrida, la CUPRA Born la proverei volentieri! Organizziamoci, veniamo a provarla in Corso Como!”