image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Lifestyle

Strage di Capaci, Ayala:
"Dietro la morte di Falcone (e Borsellino)
menti raffinatissime. Rivelazioni di Avola
a Santoro? Avrei molte riserve"

  • di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

23 maggio 2021

Strage di Capaci, Ayala: "Dietro la morte di Falcone (e Borsellino) menti raffinatissime. Rivelazioni di Avola a Santoro? Avrei molte riserve"
Oggi ricorrono 29 anni dalla strage di Capaci in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta e quindi è il momento dei bilanci. Giuseppe Ayala, ex Sostituto procuratore della Repubblica, che coadiuvò il pool antimafia, fu pubblico ministero al primo Maxiprocesso e grande amico di Falcone, ci ha raccontato quanto per lui il 23 maggio sia sempre più «un giorno angoscioso» in ricordo dell’uomo «che mi cambiò la vita due volte» e sulla cui morte (così come quella di Paolo Borsellino 57 giorni dopo in via D’Amelio) rimane convinto che avesse ragione lui nell’indicare dietro alle stragi «menti raffinatissime in grado di orientare anche Cosa Nostra». Per questo, le nuove rivelazioni di Maurizio Avola contenute nel libro di Michele Santoro le prenderebbe con le pinze, così come i magistrati di Caltanissetta «che ho saputo hanno molte riserve sulla genuinità di questo collaboratore»

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Nel giorno delle iniziative che si tengono a Palermo per il ricordo di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta a 29 anni dalla strage di Capaci, si è aperta con l’inno di Mameli la cerimonia nel porto alla presenza di Maria Falcone, sorella del giudice ucciso e del ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi. Il Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, accompagnata dal Capo della Polizia Lamberto Giannini, ha invece deposto una corona d'alloro alla Stele commemorativa di Capaci, sull'autostrada Palermo-Mazara del Vallo, mentre il capo dello Stato Sergio Mattarella nell'Aula Bunker dell'Ucciardone, insieme al capo della Polizia Lamberto Giannini, ha deposto una corona d'alloro nell'Ufficio scorte della caserma Lungaro, presso la lapide che ricorda i Caduti degli attentati di Capaci e via D'Amelio.

Per celebrare questo anniversario così significativo, abbiamo raggiunto telefonicamente chi quel giorno, non solo era presente, ma faceva parte della cerchia più ristretta di amicizie e colleghi sia di Giovanni Falcone che di Paolo Borsellino. Ci riferiamo a Giuseppe Ayala, ex Sostituto procuratore della Repubblica, che coadiuvò a lungo il pool antimafia, fu in seguito pubblico ministero al primo Maxiprocesso, diventando poi Consigliere di Cassazione e in seguito, poco prima della morte dei due magistrati, venne eletto alla Camera tra le fila del Partito Repubblicano.

20210523 111020760 3324
Giuseppe Ayala, alle sue spalle Falcone e Borsellino

Ayala, sono passati 29 anni dalla strage di Capaci. Per lei cosa rappresenta ogni 23 maggio da 29 anni a questa parte?

I sentimenti sono sempre gli stessi, anzi, a causa del fatto che invecchio e quindi sono sempre più fragile, il 23 maggio è una giornata sempre più triste, sempre più angosciosa.

Con Giovanni Falcone non eravate soltanto colleghi, ma anche grandi amici.

Il legame che mi ha unito a Falcone era di amicizia nel senso più nobile, a parte il lavoro insieme. Io dico sempre che è un uomo che ha cambiato la mia vita due volte.

Come mai?

La prima volta, quando mi ha caricato di responsabilità, di fiducia, di stima, mi ha messo in condizione di dare il meglio di me stesso per non deluderlo. E credo di esserci riuscito. La seconda quando se ne è andato il 23 maggio 1992… e continua a mancare la sua presenza, non c’è niente da fare.

20210523 111925871 5691
Giovanni Falcone e Giuseppe Ayala

Sulla strage in cui perse la vita Falcone, così come quella in cui morì Paolo Borsellino 57 giorni dopo, ci sono ancora delle verità che non sono emerse?

Ricordo il commento che Giovanni mi fece la stessa mattina in cui scampò all’attentato all’Addaura il 21 giugno del 89. Dopo che lo scortarono in ufficio, mi telefonò dicendomi di passare a trovarlo. Quando arrivai, era passata forse un’ora dal tentativo di attentato, mi raccontò quello che era successo, della borsa con 25 candelotti di dinamite e disse la famosa frase, dove parlò di “menti raffinatissime capaci di orientare anche le scelte di Cosa nostra”. Quindi si riferiva a realtà estranee alla mafia, a pezzi deviati dello Stato.

E lei è ancora convinto che sia quella la parte mancante di verità?

Giovanni era un uomo e tutti gli uomini possono sbagliare, ma se quella sua diagnosi era giusta penso che valga anche per le stragi del 1992, sia per il 23 maggio nella strage di Capaci che per il 19 luglio di Via D’Amelio. Da questo ad accertarlo giudiziariamente non sarà facile, soprattutto dopo molti anni.

Eppure, rivelazioni recenti del collaboratore di giustizia Maurizio Avola, contenute nel libro di Michele Santoro, sembrano smentire influenze esterne a Cosa nostra.

Sarà compito dei colleghi che si occupa delle indagini, non vorrei rubargli il mestiere. Per esperienza personale so che con i collaboratori di giustizia bisogna stare molto attenti. Queste rivelazioni vanno prese con le pinze. Da quello che ho saputo dai colleghi di Caltanissetta, però, hanno molte riserve sulla genuinità di questo collaboratore.

More

Dopo la liberazione di Brusca le 20 domande sulla mafia ancora senza risposta

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Attualità

Dopo la liberazione di Brusca le 20 domande sulla mafia ancora senza risposta

Mafia, omicidi, servizi segreti deviati. Ecco la storia dell’agente “Faccia da mostro”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Cronaca

Mafia, omicidi, servizi segreti deviati. Ecco la storia dell’agente “Faccia da mostro”

“Non tutti gli italiani sono brava gente”. Un podcast di inchiesta per fare gli auguri a Matteo Messina Denaro

di Federico Vergari Federico Vergari

Podcast

“Non tutti gli italiani sono brava gente”. Un podcast di inchiesta per fare gli auguri a Matteo Messina Denaro

Tag

  • Cronaca
  • Giovanni Falcone
  • Giuseppe Ayala

Top Stories

  • I Burger di CiccioGamer89 con la muffa sul pane (già ritirato), ma è pericoloso mangiarla? Chef Guido Mori lancia l'allarme: “Ecco i rischi e perché potrebbe essere penalmente rilevante...”

    di Guido Mori

    I Burger di CiccioGamer89 con la muffa sul pane (già ritirato), ma è pericoloso mangiarla? Chef Guido Mori lancia l'allarme: “Ecco i rischi e perché potrebbe essere penalmente rilevante...”
  • Tra Bianca Guaccero e Giovanni Pernice va alla grande, la verità su Giuseppe Cruciani e la storia di Ballando con le stelle, il successo di Mahmood e Andrea Bocelli… A tutto gossip con Alessi

    di Roberto Alessi

    Tra Bianca Guaccero e Giovanni Pernice va alla grande, la verità su Giuseppe Cruciani e la storia di Ballando con le stelle, il successo di Mahmood e Andrea Bocelli… A tutto gossip con Alessi
  • COM'ERA BIANCA CENSORI PRIMA DI KANYE WEST? Da ragazza e modella acqua e sapone a musa sempre (quasi) nuda di Ye, una trasformazione clamorosa... [FOTO]

    di Angela Russo

    COM'ERA BIANCA CENSORI PRIMA DI KANYE WEST? Da ragazza e modella acqua e sapone a musa sempre (quasi) nuda di Ye, una trasformazione clamorosa... [FOTO]
  • Ok, ma che caz*o succede con i burger di Cicciogamer89 a Roma? Dalle critiche di Franchino er criminale e Giulia “Crossbow” al pane "con la muffa" non conforme ritirato...

    di Angela Russo

    Ok, ma che caz*o succede con i burger di Cicciogamer89 a Roma? Dalle critiche di Franchino er criminale e Giulia “Crossbow” al pane "con la muffa" non conforme ritirato...
  • Ok "I burger", ma Cicciogamer89 sa farlo il ristoratore? Risponde Chef Guido Mori: "Gli consiglierei di vendere l'attività prima di fare altri danni". E sui peli nel panino recensito da Franchino Er Criminale...

    di Angela Russo

    Ok "I burger", ma Cicciogamer89 sa farlo il ristoratore? Risponde Chef Guido Mori: "Gli consiglierei di vendere l'attività prima di fare altri danni". E sui peli nel panino recensito da Franchino Er Criminale...
  • Ma davvero il caffè al bar dovrebbe costare almeno 2,50 euro, come dice Farinetti? Risponde Raspelli per MOW: “Tazzina della felicità a prezzi moderati per tutti”

    di Angela Russo

    Ma davvero il caffè al bar dovrebbe costare almeno 2,50 euro, come dice Farinetti? Risponde Raspelli per MOW: “Tazzina della felicità a prezzi moderati per tutti”

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Max Verstappen, la rabbia e il rock delle corse

di Giulia Toninelli

Max Verstappen, la rabbia e il rock delle corse
Next Next

Max Verstappen, la rabbia e il rock delle corse

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy