È uno degli chef più promettenti della cucina italiana. Cresciuto tra le fila di Gualtiero Marchesi è diventato executive chef del ristorante Asola a Milano a soli 28 anni. Adesso, Matteo Torretta oltre a brillare in cucina è anche una star del programma tv, in onda su canale Nove, Shop cook e win!
A bordo di una CUPRA Formentor VZ 1.4 e-HYBRID 245CV fornita dalla concessionaria Fratelli Giacomel ci racconta la sua storia, dalle mani in pasta con le nonne pugliesi, al suo viaggio nelle cucine di alcuni dei ristoranti più rinomati d’Italia e d’Europa.
Una passione quindi, prima che una carriera che nasce in famiglia: “le mie nonne la prima cosa che facevano la mattina era cucinare. La cosa bella era la preparazione: si vestivano, si truccavano e subito mettevano il grembiule. Io quando smettevo di giocare andavo subito ad impastare con loro”. Qui nasce spontanea la domanda: quando la propria passione diventa anche un lavoro come si fa a farla rimanere una passione?
“Per lo chef il segreto, a volte, è di renderlo un gioco, non sempre pero eh”.
Alle superiori la scuola alberghiera è sembrata una scelta facile: “non avevo voglia di studiare” e invece si è rivelata la strada giusta: “se non avessi fatto il cuoco non so cosa altro avrei potuto fare, cucinare è l’unica cosa che so fare. La cucina mi ha insegnato il valore del rispetto, l'importanza della puntualità e del divertimento. Poi io sono stato fortunato, ho avuto la possibilità di andare subito a lavorare con Gualtiero Marchesi"
Il maestro Marchesi lo conosciamo tutti, unanimamente considerato il più grande cuoco italiano, è stato un vero e proprio artista della cucina. Ma cosa ha reso Gualtiero Marchesi Gualtiero Marchesi?
"Ha infranto quello che era la normalità a tavola e cioè piatti grassi, pesanti e abbondanti e ha creato a nouvelle cuisine italiana, grazie a lui dopo Albereta (il risotrante di Marchesi) sono stato in Francia e in Belgio, poi tornato in Italia ho lavorato da alcuni dei più grandi chef tra cui: Carlo Cracco e Antonino Cannavacciulo"
Da Gualtiero Marchesi ha imparato a rinnovare la cucina tradizionale ma è nei Paesi Baschi che ha avuto la vera rivelazione che lo ha reso il grade chef che è oggi: “Hai presente quando pensi di avere imparato tutto e invece capisci che quello che hai imparato prima non è servito a niente? Ecco, lì ho scoperto un altro modo di cucinare, che è quello che più mi rappresenta”.
E cioè?
“Applicare una regola al piatto istintivo, quello della nonna, standardizzare il piatto, creare una cerimonia di esecuzione del piatto”.
Una carriera brillante tra le stelle della cucina, reinventando le ricette classiche e creando menù raffinati ed eleganti. Anche se: “Nonostante la carriera gourmet super top il piatto che mi fa esaltare di più ancora oggi è la pizza”
Un viaggio, quello in compagnia di Matteo Torretta, che ci fa capire come una passione diventa un lavoro e come un cuoco diventa un grande chef.