In realtà mi sembra tutto funzionale al Sistema. Tutto. Da Fedez alla Rai, dalla Rai a Fedez, da qualsiasi parte si guardi questo caso non ci vedo niente di rivoluzionario, di ribelle, anzi, tutto mi pare integrato, uniformizzato alla logica della visibilità, dei like, del “mi registro così poi lo posso postare e scateno un casino”. Un casino in cui, naturalmente, a beneficiarne e a perderci qualcosa sono tutti gli attori coinvolti, come deve essere nelle regole del gioco del 2021.
Punto primo: Fedez spara dal palco del primo maggio contro la Lega. Rai Tre prova a censurarlo ma: - Rai Tre è roba del Pd. E Salvini, infatti, si smarca. Anzi, addirittura, lo (re)invita a prendere un caffè. Deduzione: i dirigenti della Rai, di sinistra, difendono i compagni di governo della Lega. Tutto funzionale al Sistema, appunto. Nota a margine: Giuseppe Conte esprime solidarietà a Fedez. Ma quelle nomine a Rai Tre chi l’ha fatte? Conte. Sì, siamo al top.
Punto secondo: Fedez alza il suo vento popolare con un cappellino Nike - logo a favor di telecamere - e tenendo un microfono con mani dalle unghie smaltate. Idem quando pubblica la telefonata. Tutto molto branded. Tutto molto funzionale al Sistema.
Punto terzo: Fedez parla di censura? Provate a intervistarlo. Provate a intervistare la Ferragni. Provate a intervistare chiunque, anche il più stronzo degli stronzi, e quello che vi sentirete dire è: “Prima di pubblicare l’intervista devo approvarla”. Approvare significa che l’intervistatore dovrà sottostare a qualsiasi correzione che vorrà fare l’intervistato. Se no niente pubblicazione. Ad opporci a questa pratica siamo rimasti in pochi (e non sempre). Ergo: che Fedez si erga a difensore della libertà mi fa molto ridere. Ergo: tutto ancora funzionale al Sistema.
Punto quarto: il Sistema di cui parlo è anche quello della visibilità sulla visibilità. Selvaggia Lucarelli ne parla chiaramente: i Ferragnez hanno una società (come tantissimi altri e come i politici, Salvini in primis) che dicono loro quali sono i temi che devono trattare perché stanno a cuore alla Ggente. Di questo sistema, cari miei, fa parte anche la Lucarelli stessa, che infatti non parla mai di cose che non sono presenti sulle tendenze di Google. Se una cosa non fa polemica sui social, lei difficilmente la prenderà in considerazione. La Lucarelli, poi, tira fuori vecchi testi omofobi di Fedez. Troppo facile così, anche perché se tiriamo fuori il passato possiamo trovare discrepanze su chiunque (vero Selvaggiona?). La sostanza è che like chiamano like. Follower chiamano follower. Polemiche portano visibilità. Tutto ma proprio tutto funzionale al Sistema.
Punto cinque: Amazon. Fedez ne è ambassador. Recepisce vagonate di soldi. Dal palco del primo maggio avrebbe potuto dire qualcosa sui lavoratori sfruttati dal colosso americano? Avrebbe potuto dire qualcosa contro l’inquinamento provocato dagli aerei e dai camion (e sui diritti di chi li manovra) che devono essere in continuo movimento per soddisfare le esigenze di noi consumatori in 24 ore? Lo ha fatto notare sempre la Lucarelli. Avrebbe potuto? Certo. Lo ha fatto? No. Ognuno si faccia la sua opinione. Ma tutto, pure qui, è funzionale al Sistema.
Punto sesto: il palco del primo maggio è un palco di sinistra. Più che di sinistra un palco comunista (che parola old school eh?). Ma Fedez lo sa cosa succedeva ai gay nei Paesi comunisti? Lo sa cosa pensava il mitico Che Guevara dei gay? Bah, chissà, ne dubito. Forse sì forse no.
Conclusione: Fedez ha fatto bene a dire ciò che pensava e a pubblicare ciò che ha pubblicato. Ma non è questo il punto. Il punto è che dovrebbe farlo chiunque. Dovrebbe essere la prassi. Invece qualsiasi cosa si vada a vedere all’interno del caso Fedez-Rai non c’è niente ma proprio niente che richiami alla libertà, quella per cui bisogna lottare veramente. È tutto funzionale al Sistema Social o come volete chiamarlo. A me fa davvero sorridere che Fedez diventi un paladino, il Pasolini della generazione Z. È quanto di più lontano ci sia da un rivoluzionario. È perfettamente integrato e non fa paura a nessuno. Potrebbe sì, come ha suggerito qualcuno, diventare il nuovo Beppe Grillo. D’altronde guardate come è finito Beppe. Dal vaffanculo al Potere al vaffanculo a una povera ragazza coinvolta in un processo per stupro. Tutto ma proprio tutto funzionale al Sistema. E avanti così.