"Questa è Maria Paola Gaglione, uccisa oggi dal fratello a Napoli perché innamorata di una donna, che secondo il fratello l'aveva "infettata" di omosessualità. Sì, avete letto bene. Orrori del genere ci dicono tra le righe che l'ottusità e la mostruosità che certamente è cosa innata é però guidata, innervata da deliranti nozioni ben precise che basterebbe un'educazione scolastica decente a sterminare. Cos'è un'educazione scolastica decente? Una che alle scienze, alla letteratura, all'arte affianchi un addestramento solido e capillare ai sentimenti dell'altro, una guida minuziosa alle sfumature della sessualità e dell'affettività, un training all'empatia, un atlante di natura umana che possa modulare uno sguardo cieco fino a renderlo un tantino più empatico, civile, strutturato, complesso, coscienzioso. E ovviamente urge IMMEDIATA la legge contro l'omotransfobia, perché almeno la paura, negli antri bui dove nemmeno la cultura può attecchire, impedirebbe alcune catastrofi. Cara Maria Paola non ho dubbi che l'aldilà che ti attende sarà più luminoso e civile dell'Italia".
Questo si legge sulla pagina Facebook della scrittrice Viola Di Grado.
Chi è Viola Di Grado: è una scrittrice italiana. Con il suo primo romanzo Settanta acrilico trenta lana, pubblicato quando aveva 23 anni, è stata la più giovane vincitrice del Premio Campiello Opera Prima e la più giovane finalista del Premio Strega.