Figlia d'Italia, manco fossimo tutti i genitori di Vittoria, manco fossimo tutti amanti della Chiara, manco fossero nostri amici, la Ferragni e Fedez. Ammettiamolo, chiunque stamattina avrà urlato al proprio partner, magari chiuso in bagno a prepararsi: «È nata!». Oppure l'ha scritto in privato e ha condiviso il post. E non c'è stato bisogno di dire chi, di precisare altro. È nata e il soggetto era chiaro fosse lei: Vittoria. Qui gli elementi sono diversi: c'è un che di monarchico, di estremamente popolare ma anche di religioso. Dite quel che vi pare, attaccatemi pure, ma la nascita di V. è condita di royalbabismo, potenza mediatica e spirito d'avvento. Fa Pasqua prima ancora di Pasqua.
I social poi hanno fatto e faranno il loro: la Ferragni fino a ieri postava foto col pancione, oggi ha partorito, domani o nei prossimi giorni apparirà già con la pancia piatta, scommettiamo? È successo anche con un'altra Dea, Emily Ratajkowski, Emrata. Anche lei fino al giorno prima si fotografava allo specchio panciuta e madre Terra, poi ha partorito, sembrando una uber figa anche nel momento immediatamente successivo al parto, infine, qualche ora dopo, ha postato un balletto su Instagram col pigiamino del suo brand Inamorata dove - puf! - la pancia era già piatta. Genetica? Videoshop? Chissà. La Ferragni è la nostra Emrata, meno sessuale di Emily, ma ancora più potente mediaticamente.
In tutto questo però dobbiamo essere molto cauti e aver chiara una cosa. Una cosa che sta diventando sempre più impalpabile, sempre meno importante e incredibilmente distante da tutti noi, complici la pandemia, il lockdown, due anni rinchiusi in casa: la realtà. Questa cosa strana, vera, materiale. La realtà, sì. E sarebbe bello che la Ferragni questa realtà la raccontasse. Un passo avanti è stato fatto nella dichiarazione che adesso vorrà fermarsi per un po', brava.
Perché la realtà - nella stragrande maggioranza dei casi - è di donne che dopo il parto hanno problemi, disurbi fisici, fatiche, stanchezze, la depressione e di genitori che vengono sconvolti nella loro quotidianità. Ben vengano le bellezze della maternità e della paternità, ma non guasterebbe che qualcuna di loro, qualcuna delle Dee, raccontasse anche l'aspetto più pesante del post parto. Che riguarda gli uomini come le donne. Perché siamo tutti normali e siamo tutti reali. E spesso, soprattutto adesso per i motivi di cui sopra, ce ne dimentichiamo. Sui social vogliamo apparire belli, influencer, fighi, felici. Ma per favore. Emrata, Chiara, liberateci. Siamo ridotti così nell'anno Domini 2021: che dovete farlo voi con una storia. Che ci piaccia o no.