Vittorio Feltri cannoneggia su Twitter all’indirizzo dei vertici di Libero e ora il triumvirato alla guida del quotidiano sembra traballare. Il terzo incomodo sembra proprio il fondatore, Feltri, almeno stando alle parole del diretto interessato, che ne ha avuto sia per il nuovo direttore Alessandro Sallusti che per il suo predecessore (e attuale condirettore) Pietro Senaldi.
Con le proprie critiche Feltri parte dall’interruzione della collaborazione del professor Paolo Becchi, già “ideologo” del Movimento 5 Stelle ma poi divenuto firma del quotidiano della famiglia Angelucci. Il fondatore al riguardo riferisce che “Il prof Becchi, uno dei pochi intellettuali che non fa escursioni sugli specchi, non è più un prezioso collaboratore di Libero. Non gli è stato rinnovato il contratto. Guai ai bravi”.
Dopodiché Feltri attacca la linea editoriale di Sallusti parlando di Costanza Cavalli: “Brillante e colta cronista di Libero, è stata licenziata. Ovvio. I giornalisti bravi vanno cacciati, quelli scadenti hanno il posto fisso. Questa è la regola nuova”.
Quindi è la volta di una figura molto familiare ai lettori di Libero (oltre che, per esempio, agli ascoltatori della Zanzara), Azzurra Barbuto: “Presto licenzieranno anche Azzurra Barbuto perché ricca di talento. Questo è il nuovo corso inaugurato a Libero”.
Ipotesi che pare essere avallata anche dalla stessa Barbuto, che nell’ultimo periodo aveva seminato vari indizi sul proprio ruolo diminuito e che ora sembra mettere in conto la possibile dipartita: “Grazie a tutti per la solidarietà. Non so cosa accadrà in futuro, mi basta però sapere che finché ho una testa sulle spalle non devo temere nulla. Neppure la disoccupazione. Mi spaventa di più la perdita della dignità rispetto alla perdita dell’impiego”, scrive Barbuto, che secondo qualcuno potrebbe passare alla Verità di Maurizio Belpietro. Azzurra ha lanciato anche un messaggio di affetto a Vittorio: “Sarai per sempre il mio maestro di vita e di penna”.
Feltri passa poi a prendere in esame il suo stesso caso: “Anche io a Libero sono considerato un peso morto, a Sallusti, che ho assunto tre volte sto sul gozzo. La gratitudine è il sentimento della vigilia. Mi aspetto il benservito con calma olimpica”.
Il fondatore ne ha pure per Pietro Senaldi, chiamato in causa per un refuso in un titolo: “Libero di oggi, pagina 16, titolo su Cosby liberato: l’attore ha scontato due anni. La penna (non la pena) annullata. Complimenti a Senaldi”.
In un ulteriore quanto epico “twist”, Feltri se la prende poi anche con Melania Rizzoli, che solo pochi giorni fa a Belve aveva detto: “Vittorio Feltri è il mio migliore amico, la persona a cui voglio più bene, ci conosciamo da tantissimi anni, ci sentiamo tutti i giorni, ci vediamo, usciamo sempre insieme, ci confidiamo, parliamo. Lui mi vuole bene e me lo anche dimostrato in tante occasioni, mi è stato vicino nei momenti più difficili della mia vita, io questo non lo dimentico”.
“Melania Rizzoli – scrive Feltri – è una donna intelligente che stimo molto. Peccato che soffra di una gelosia tribale, lei frequenta gli sbirri e si arrabbia se io frequento per lavoro alcune giornaliste. Mi ha bloccato sul cellulare in puro stile Barbuto”.
Barbuto che però nelle risposte sottolinea di non aver bloccato Feltri. E aggiunge: “Tanti mi copiano. Nessuno può imitarmi”.