A dividere Borgo Panigale da Sant’Agata Bolognese è circa mezz’ora di strada, 20 minuti con il mezzo adatto. Che, per la seconda volta nella storia dopo un Ducati Diavel 1260 da collezione, non può che essere il nuovo Ducati Streetfighter V4 Lamborghini: 630 esemplari già sold-out, colorazione unica, componentistica di pregio. Un esercizio di stile che mette in chiaro in un attimo il fatto che le due case, ad oggi, sono le uniche al mondo a potersi permettere una collaborazione simile.
Questo perché si parla di due marchi italiani e storici, da sempre dedicati alla velocità, alla tecnica e allo stupore del pubblico. Che facciano entrambe parte del Gruppo Volkswagen aiuta, ma non basterebbe. Dove Diavel omaggiava Sián, Streetfighter raccoglie gli stilemi di Lamborghini Huracán STO, acronimo di Super Trofeo Omologata: una macchina da strada costruita per andare forte in pista. Per questo la presentazione non poteva che essere al Marco Simoncelli di Misano, sul tetto della tribuna centrale, a poche ore dal momento in cui la Desmosedici di Francesco Bagnaia avrebbe tagliato il traguardo davanti a tutti con il toro di Sant’Agata ben fisso sul cupolino.
A vederla, quella Streetfighter che sembra venuta dallo spazio in un Verde Citrea con accenti Arancio Dac, viene voglia di sentirla urlare. I cerchi hanno lo stesso design di quelli scelti per la sorella a quattro ruote, la componentistica è di pregio, la fibra di carbonio ovunque. C’è una sella personalizzata, dettagli dedicati alla serie limitata, la chiave d’accensione con il numero di serie. A guardarla tutta ci vuole tempo perché ogni componente va osservato e compreso, come una sala del Louvre: la Streetfigher è una nuda vestita con il meglio, motivo per cui sfoggia un doppio silenziatore Akrapovic in titanio che pare derivato dal mondo aeronautico e non manca della celebre frizione a secco, che forse più di ogni altra cosa racconta la storia sportiva del brand.
È rabbiosa, la Ducati Streetfighter V4 Lamborghini: V4 da 1.103 cc, 208 cavalli di potenza e numero 63 sul serbatoio, con le appendici aerodinamiche a cui sono state verniciate le punte in rosso come fossero denti appena affondati in una preda. È una moto, questa, che suscita cattivi pensieri e rispetto allo stesso tempo: prima vorresti farla urlare forte in pista, un attimo dopo pensi a come starebbe bene in salotto svuotata dai liquidi. In ogni caso ti muove qualcosa dentro, perché è evidente che, per farla, a Borgo Panigale abbiano deciso di andare oltre, di uscire dalla normalità. Andrea Ferraresi, Direttore del Centro Stile Ducati, durante la presentazione la guarda soddisfatto con un sorriso: di una moto così si può dire che sia riuscita se sembra veloce anche da ferma e lui, questo traguardo, sa bene di averlo raggiunto.
Di Ducati Streetfighter V4, per la verità, ce ne sono altre 63 del tutto speciali: sono quelle che puoi ordinare se hai in garage una Lamborghini Huracán STO e stai cercando una moto con le stesse colorazioni dell’auto. Anche queste, inutile dirlo, già sold-out. La nuova Ducati Streetfighter V4 Lamborghini è il primo capitolo (“The Unexpected”, l’inaspettato) di una serie che apre alle novità 2023 in arrivo dal marchio bolognese che probabilmente verranno svelate durante i saloni autunnali.
Mentre chi ha perso l’occasione si prepara ad una feroce compravendita tra privati, noi stiamo già aspettando una terza special, che vista la risposta degli appassionati non potrà che arrivare nei prossimi anni: un Monster vestito da Lamborghini lo meritiamo tutti, anche soltanto da guardare.