La nuova MV Agusta F4 potrebbe nascere come un temporale, dallo scontro titanico tra due forze assolute del panorama dei motori, scaturendo in un qualcosa di inedito che, come la pioggia, sarà linfa di vita per la casa di Schiranna e per gli appassionati del marchio italiano.
Horacio Pagani, fondatore dell’omonima casa automobilistica di hypercar, incontra una delle massime espressioni del motociclismo italiano e raccoglie un’eredità pesantissima, quella di Massimo Tamburini.
Eguagliarlo sarà probabilmente impossibile, quella silhouette così affusolata ha segnato una generazione del motociclismo mondiale, ma sicuramente non deluderà, lui che è stato capace di disegnare alcuni capolavori di ingegneria su quattro ruote. Ma diciamocelo, i vertici di Schiranna non potrebbero scegliere una persona migliore e, una parte del progetto, sembra essere stata spoilerata con il documentario di 50 minuti "You See a Bike", che potete trovare in apertura, presentato una quindicina di giorni fa. Una specie di storytelling con le voci di CEO Timur Sardarov, il fotografo Gigi Soldano, ma anche quelle di Carl Cox, Roland Sands, e Filippo Bassoli marketing director del brand.
Tra le varie personalità, poi, spunta proprio quella di Horacio Pagani e si intuisce che il futuro della F4 è proprio qui, dietro l’angolo. Non sappiamo ancora nello specifico se l'italo-argentino darà sfogo alle proprie doti artistiche per disegnare una qualche versione speciale limited edition o se, invece, a lui verrà affidato l'intero percorso stilisto che nuovo modello.
Fatta questa doverosa premessa, una nuova F4 dovrà arrivare a breve per colmare il gap all'interno della gamma e se sarà una rivoluzione, oppure un semplice facelift, ancora non è dato sapersi, ma è chiaro che sia proprio lei il tassello mancante.
In più di vent’anni di carriera, la F4 non è mai stata stravolta nell’estetica, è rimasta un’icona classica sempre fedele a se stessa, dopo essere stata protagonista di uno tsunami estetico all’interno del panorama delle supersportive. La cilindrata era aumentata e il motore era sempre stato aggiornato per rispettare le normative in materia di inquinamento, senza però fare lo step ad Euro 5, come le altre moto a listino.
Le indiscrezioni parlano di una riconferma del propulsore a 4 cilindri da 208 CV, aggiornato per ottemperare alle normative vigenti, ereditando poi anche l’elettronica della Rush 2021, che utilizza un display TFT a colori, cosa sicuramente apprezzata dai consumatori più esigenti.
Insomma, il sodalizio tra Schiranna e San Cesario sul Panaro potrebbe dare vita a una nuova icona, anzi, ridarle vita.