“Passata la festa, gabbato lo santo”. Questo è quello che viene in mente pensando ai cinque figli legalmente riconosciuti di Maradona impegnati nel mettere all’asta una buona parte dei beni materiali lasciati dal padre. Sono passati poco più di sei mesi da quando il calciatore più forte di sempre è scomparso e gli eredi hanno già trovato un accordo per mettere all’incanto alcuni dei cimeli storici di un padre che, con ogni probabilità, ha dato più amore ai propri tifosi che a loro.
L'idea è di dare vita a un’asta internazionale in diretta streaming, sulla cui fattibilità tutto è ancora congelato, in attesa dell'ok di un giudice argentino. Ciò che è certo, al momento, è che il repertorio di oggetti potenzialmente vendibili comprende un po’ di tutto, dal pallone d’oro, ai carteggi con il Leader Maximo Fidel Castro, passando per una BMW M4, un camion Mercedes Benz e una Harley-Davidson dal valore (e dalla bruttezza) quasi inestimabile.
Nonostante, infatti, immaginare il Maradona degli ultimi anni, così rallentato e sovrappeso, impegnato nel guidare una moto, sia pressoché impossibile, non va dimenticato che l’anno successivo alla nomina di presidente onorario della Dynamo Brest, nel 2019, proprio dal club bielorusso gli venne regalata una Fat Bob 107. E fin qui, tutto bene.
Il problema è che a Maradona fu recapitata una special su misura per lui, chiamata “Yo soy El Diego" (scritta riportata sul serbatoio), verniciata con una livrea bianca e azzurra - in ricordo dei colori dell’Argentina, del Napoli, ma anche della stessa squadra bielorussa - sulla cui ruota anteriore, al posto di due normali cerchi, erano presenti di due semi-sfere a formare un pallone d'oro ENORME. Il tutto, per non parlare del faro posteriore.
D'altronde, a Yuri Shif, l’autore della customizzazione, era stato chiesto di progettare una moto che fosse a immagina e somiglianza di Diego e tutto si può dire tranne che, con questa moto, non abbia fatto assolutamente centro: eccentrica e barocca, esattamente come il calciatore.
Ma i bielorussi, che sono tanto generosi (almeno con Maradona) quanto poco democratici, hanno ricoperto d’oro il proprio presidente onorario, senza badare a spese. Oltre alla Harley, infatti, a Maradona fu consegnato anche un anello da 250 mila euro, una partecipazione azionaria della società, e, soprattutto,
un Hunta Overcomer, una specie di enorme camion con il telaio in vetroresina realizzato per andare potersi spostare anche in acqua.
Anche se è ancora tutto in forse, con gli ultimi accordi che dovranno essere finalizzati tra i figli, avvocati e giudice, pare che a battere l'asta sarà la superstar sudamericana Victor Hugo Morales, giornalista sportivo e scrittore uruguaiano.
Sembra che sia così, dunque, che Diego Junior, Dalma e Giannina, Jana e Dieguito Fernando possano aver messo fine a quella battaglia per l’eredità che pareva si stesse per scatenare subito dopo la morte del campione. Della serie: un po’ per ciascuno non fa male a nessuno. E in questo caso, nonostante gli sperperi, gli eccessi e l'assoluta incapacità di provvedere a sé stesso e agli altri che hanno contraddistinto il loro sregolatissimo padre, pare che tra beni materiali, immobili, conti e chi più ne ha, più ne metta, i cinque non dovrebbero rimanere a mani vuote.