Aprilia vista da Oriente. E’ il nome hanno dato alla mostra fotografica allestita al Museo Piaggio di Pontedera da Aprilia Racing e dalla Fondazione Piaggio, che resterà aperta fino al prossimo 6 aprile. Storia dell’Italia racing e scatti della fotografa giapponese Aki Kusudo per raccontare il mondo delle corse attraverso il vissuto della casa di Noale e l’obiettivo di chi, invece, ha avuto modo di fermare nel tempo alcuni pezzi di quella storia.
La mostra è curata dal giornalista Enrico Borghi e, fanno sapere da Noale, è “una immersione totale nel mondo racing che, grazie a una serie di immagini di grande formato e di straordinario impatto emotivo, racconta l’impegno di Aprilia nella più difficile e sfidante competizione al mondo in ambito motociclistico: il mondiale MotoGP”. Non è un caso se, insieme alle foto, potrà essere ammirata anche la RS-GP con cui Maverick Vinales e Aleix Espargarò hanno rinnovato, quest’anno, la sfida a Ducati.
Tecnica e tecniche che finiscono per mescolarsi, restituendo bellezza e raccontando un cammino che per Aprilia non è cominciato tantissimo tempo fa, ma che ha già permesso di raggiungere risultati significativi, visto che il marchio di Noale è considerato da molti l’unico veramente in grado, almeno sul piano delle performance delle moto, di competere con i rivali italiani di Borgo Panigale. Aprilia, infatti, è oggi il più giovane tra i marchi che hanno fatto la storia del motorsport ed è anche la casa europea più vincente nel Motomondiale con 297 vittorie nei GP. Impegnata dal 2015 nella classe regina, ha raccolto, nelle ultime due stagioni, i primi frutti di un grande impegno.
Un impegno che Aki Kusudo ha voluto raccontare negli scatti oggi in mostra, tutti realizzati nel corso del fine settimana del GP del Giappone, quasi a testimonianza della cultura italiana del motorsport. O, più semplicemente, dell’essere italiani nel motorsport. “I momenti di tensione, nei tempi strettissimi del lavoro in pista, rivivono in scatti filtrati dalla grande sensibilità della fotografa valorizzando il lavoro e il talento di chi ha l’onore e la responsabilità di portare il nome dell’Italia nel mondo – fanno sapere gli organizzatori dell’esposizione - Il visitatore sarà accompagnato alla scoperta della tecnica fotografica di Aki Kusudo, grazie a originali didascalie sonore, scaricabili grazie alla tecnologia QR code. È un elemento narrativo di grande fascino che l’arte fotografica di Aki Kusudo e l’ambientazione delle foto, la pista di Motegi, pongano in relazione le culture motociclistiche di Italia e Giappone. Nasce da qui il titolo della mostra, Aprilia vista da Oriente, che sottolinea il legame strettissimo tra antichi e gloriosi rivali, quali sono nel motociclismo Italia e Giappone. Due culture lontane nelle quali la competenza e l’amore per la ricerca tecnologica si sono uniti a un profondo retaggio storico di artigianato e finissima manifattura, per creare due delle più straordinarie industrie motociclistiche che, anche nel racing, dominano da molti decenni”.