Dopo una stagione, la 2023, molto sfortunata, Miguel Oliveira ha tutte le intenzioni di tornare davanti. Tanti incidenti e acciacchi fisici non hanno permesso al portoghese di giocarsi le sue carte fin da subito. Su tutti la bruttissima caduta nella prima gara con Marc Marquez, a Portimão e davanti al suo pubblico, vero emblema di un mondiale per lui disgraziato e pieno di complicazioni. Rientra ad Austin, fa un incidente in Spagna che lo obbliga a saltare il GP di Francia e poi altri ritiri al Mugello, in Olanda e in Austria, poi anche in Thailandia e a Sepang, prima di infortunarsi nuovamente in Qatar e trovarsi costretto a saltare anche il GP di Valencia e i test pre stagionali, che ha corso Lorenzo Savadori. Non solo, a causa dell’errore a Lusail Oliveira dovrà scontare un long lap penalty nella prima gara del 2024. Segnato dalla bruttissima esperienza, Miguel ha sfruttato tutto l’inverno per recuperare fisicamente e prepararsi per la stagione in arrivo con un team completamente nuovo. Gli uomini di Trackhouse, subentrati a RNF in Aprilia, si presenteranno al mondo il 26 gennaio negli USA.
Quindi Oliveira e il compagno di squadra, Raul Fernandez, voleranno a Los Angeles per togliere i veli alle rispettive Aprilia RS-GP venerdì prossimo. Intanto il portoghese, su una Aprilia RSV1100 poco stradale e molto da pista, è stato a sul circuito di Portimão per girare e allenarsi insieme a colleghi piloti come Michele Pirro, Andrea Iannone e Nicolò Bulega, che avevano invece una Ducati Panigale V4. Modo efficace per prepararsi fisicamente e mentalmente verso la nuova stagione che comincerà ufficialmente in Qatar dall’8 al 10 marzo e passerà proprio per Portimão per il Gran Premio del Portogallo, dal 22 al 24 marzo. In questi giorni Miguel ha spiegato, in una nota a Sic Noticias, di essere contento soprattutto “Di avere le stesse armi degli altri. Essere in grado di mostrare il mio potenziale fin dall'inizio è il mio obiettivo".
Miguel può davvero essere la sorpresa del 2024. A differenza dello scorso anno, infatti, nel 2024 gli sarà data la possibilità di guidare una Aprilia RS-GP 2024, la stessa che avranno, con i colori ufficiali di Noale, gli spagnoli Maverick Vinales e Aleix Espargarò. Un passo in avanti che può essere significativo per un miglioramento dei risultati in pista. Lui stesso, che nel 2023 aveva una moto 2022, provò quella ufficiale nei test di Misano, il lunedì dopo la gara, e a fine giornata dichiarò ai media che la differenza tra la sua e la moto ufficiale era particolarmente sensibile. Sottintendendo - ma neanche troppo - che il limite non era lui bensì il mezzo che gli era stato affidato da Razali. Considerando che a fine stagione scadranno i contratti di diciannove su ventidue piloti in griglia, il filo tra l’essere promosso nelle gerarchie di un costruttore e trovarsi sbattuti fuori dal paddock è sottilissimo. Il passaporto aiuta Miguel, ma difficilmente basterà: è ovvio che il numero 88, vincitore di cinque gare da quando è in MotoGP, punti a migliorare la sua situazione. Vuole una sella ufficiale, che sia Aprilia o di qualsiasi altra casa, ed essere considerato al centro di un progetto vincente. A fare due conti il portoghese può davvero essere l’outsider che non si aspetti in un mare che si prospetta tutto rosso.