Il Motor Bike Expo di Verona è nato come una fiera del custom per diventare, negli anni, l’appuntamento invernale dei motociclisti. Nel 2023, dopo 15 edizioni, MBE ha ormai un posto nel mondo che resterà sempre suo: in Italia è sempre la prima fiera dell’anno e l’unica nel periodo invernale, oltre ad essere meno istituzionale di EICMA e per questo apprezzatissima. Così la gente finisce per ritrovarsi in un contesto diverso, tra ricordi della stagione appena trascorsa e le cattive intenzioni per la prossima: comprare una moto, venderne un’altra, pianificare un viaggio. E poi vedere davvero quegli oggetti del desiderio, magari dopo mesi passati tra siti specializzati e canali YouTube a cercare di capire come sono fatti, il tutto mentre si va in cerca di componenti e abbigliamento con una possibilità di scelta (e di prezzi) che nessuno store può garantire. Noi siamo entrati il venerdì mattina con una sola domanda in testa: sta subendo un declino, il Motor Bike Expo, come successo ad una lunga serie di realtà in seguito a guerra e pandemia? La risposta è un forte e deciso no. L’MBE è più vivo che mai e probabilmente nel 2023 ha fatto segnare un record di presenze, perché già dal primo giorno i padiglioni, le aree all’aperto e le tavolate da sagra in cui fermarsi a mangiare traboccavano di gente. È stato come trovarsi in un enorme Autogrill ad agosto: di sicuro troverai i motociclisti, ma allo stesso tempo tipi umani di ogni genere tra cui famiglie, ragazzi, anziani, coppie, gruppi più o meno grandi, più o meno uniti. E poi Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, che si è concesso un paio d'ore per gustarsi l'esposizione.
Giuseppe Carucci, di South Garage Italia, ci racconta così i tre giorni di fiera: “Quest’anno c'è tantissima gente e sono felice perché ho incontrato appassionati di ogni genere, non solo di custom. È\ stata una bellissima sorpresa, oltre al fatto che davvero tutti questi ingressi non ce li aspettavamo”. Lui espone abbigliamento heritage, classico. E mentre parliamo la gente passa e compra giacche, t-shirt, cose così: “Abbiamo riproposto la boutique che abbiamo a Milano con marchi noti e meno noti, sicuramente proponiamo alta qualità, stile sartoriale, ricerca e fascino evocativo. Per l’esposizione moto invece siamo stati ospiti da Out of the Gates di Nicola Martini”. Evento, per altro, di cui MOW è stato media partner. Ad ogni modo, Carucci ci ha confessato un certo ottimismo anche per quanto riguarda il mercato: “Abbiamo grande risposta da parte del pubblico nonostante quelli che trattiamo siano beni di fascia premium. Ma il livello culturale delle persone sale, la gente sa cosa sta comprando. Oggi la moto è diventata un oggetto alla portata di tutti”.
Qualche metro più in là c’è Domitilla Quadrelli, di Officine Vivaldi. Si è presentata con un camion che ha corso la Africa Eco Race, un Defender d’epoca (bellissimo) e due moto d’antan, tra cui una Honda CR 250 per correre lo Swank Rally di MBE, d'altronde tra gli eventi in programmac'era anche questo. Domitilla ci racconta, tra un paio di divani in pelle e qualche tanica di benzina, di aver ritrovato un ambiente più vivo che mai: “È sorprendentemente pieno, veramente interessante. Il visitatore medio è cambiato molto, ci sono tantissimi ragazzi giovani e una marea di appassionati, sia di vintage che di custom. In tanti chiedono più espositori di fuoristrada e in un certo senso anche noi, ma quest’anno c’è un bel mix. Nello stand ho portato tutti i mezzi che potete vedere e anche qualche elica d’aereo perché al nostro evento (il Woman BootCamp del 13 e 14 maggio, ndr.) le ragazze volano anche”.
Chiudiamo il nostro giro di chiacchiere qualche metro più in là, all’imponente stand Harley-Davidson su cui troneggia il numero 120. Emiliano Usai, Lead Costumer Experience per Italia, Spagna e Portogallo ci racconta così l'importanza dell'evento per il brand: “Per noi quest’anno è importante, perché il 2023 è il 120° anniversario di Harley nonché il doppio compleanno, infatti festeggiamo 40 anni con la nostra comunità HOG. Per noi è un evento fondamentale, oltretutto è anche una vetrina per far vedere tutte le attività che faremo durante l’anno, in primis la festa a Budapest per i 120 anni”.
A fianco del grande stand Harley-Davidson, infatti, c’è una zona esclusivamente dedicata all’evento - dal 22 al 25 giugno - in cui è possibile raccogliere informazioni e iscriversi: “MBE ha un doppio legame con noi quest’anno”, ha spiegato Usai. “A novembre qui abbiamo organizzato l’HOG d’inverno, l’evento di chiusura. Ora stiamo intervistando i nostri Hoggers qui, nella clubhouse, intervistandoli sui quarant’anni di questa grande famiglia”.
Bastano un paio d’ore per rendersi conto che MBE è come un grosso parco giochi in cui puoi girare per ore, anche giorni. Viene voglia di portarci i bambini e anche gli amici che i motori li respirano di rado. Nell'area esterna si possono vedere stunt senza soluzione di continuità, è possibile prenotare dei test ride, ci sono tavoli da biliardino per le sfide tra amici. L’esposizione interna, invece, è divisa in 7 padiglioni: tre per le personalizzazioni tra custom e heritage, due per pista e strada - in cui è possibile acquistare anche abbigliamento e componenti per la moto - uno dedicato al lifestyle e un altro al mondo dell'offroad. In realtà è tutto un po’ più mescolato di così, ma l’effetto è impressionante. Vai, perditi. Nel frattempo puoi incontrare piloti, personaggi dello spettacolo, preparatori, content creator. Il programma dei tre giorni è impossibile da seguire per intero: troppe presentazioni, contest, spettacoli. C'è più di quello che potresti immaginare qualunque sia il tuo appetito, la tua passione. E la notizia, ancora una volta, è che se ti piacciono le moto a Verona ci devi essere.