L’Italia sale in sella. Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) ha pubblicato il report delle immatricolazioni delle due ruote relativo al 2023, e i dati riscontrati rivelano che la moto è una grande passione italiana. Mai così bene sul mercato, perlomeno dal 2010. “Il mercato nazionale di moto - recita il comunicato stampa -, scooter e ciclomotori conferma infatti il proprio primato in Europa”, ma oltre le parole, sono i numeri a sbalordire. Il 2023, infatti, ha contato oltre 337.002 veicoli immatricolati, il che vuol dire +15,7% rispetto ai dati riscontrati nel precedente anno. “Emergono con vigore le prerogative vincenti dei prodotti della nostra industria, quali accessibilità, sostenibilità, ma anche piacere di guida e libertà, che hanno favorito la velocità degli spostamenti, diffusione dei veicoli a due ruote, di fronte alla quale abbiamo chiesto particolare accortezza anche nel processo di revisione del Codice della Strada”, ha commentato Paolo Magri (presidente Ancma), che ha aggiunto: “Questo è un valore grande, perché dietro ci sono storie di eccellenza e innovazione, che generano occupazione, indotto, gettito ed investimenti e di cui è necessario tener conto con più consapevolezza”. Comunque sia, gli ottimi risultati del 2023 necessitano di una lettura più approfondita e precisa. Perché non per tutti i mezzi a due ruote l’anno si è chiuso con successo, soprattutto per l’elettrico...
In totale, come già sottolineato in precedenza, nel 2023 in Italia ci sono state 337.702 immatricolazioni di veicoli a due ruote, questo numero però deve essere spartito per i vari mezzi. A segnare una crescita significativa sul mercato, fa sapere il comunicato di Ancma, sono stati soprattutto gli scooter, che hanno avuto un incremento del 20,64%, con 173.543 veicoli targati, bene anche le moto (+14,88%), con 145.405 mezzi immatricolati. A deludere, invece, sono stati i ciclomotori che nel 2023 sono scesi sotto le 20 mila unità (-11,77%), e soprattutto il mercato dell'elettrico. Le due ruote ev sembrano proprio non piacere ai motociclisti italiani. Secondo Ancma la motivazione di tale disfatta sarebbe da assegnare alla fine prematura degli incentivi che, come spiega nel comunicato, “continua a penalizzare il settore delle due ruote elettriche”. Per quanto riguarda le due ruote a emissioni zero, il 2023 si è chiuso con 12.048 unità immesse sul mercato, e cioè una flessione del 26,32%.