Ma li avete letti i commenti sotto a molti articoli pubblicati sui social e che parlano della 100Km dei Campioni? Sembra la sagra del veleno, tra chi sottolinea le assenze con le spiegazioni più assurde e chi, invece, sfoggia teorie alla “ascolta un cretino” su tutto quello che ha riguardato quella che invece è stata una bellissima due giorni di festa. Se in molti, ormai abituati al veleno social, non hanno letto quei commenti, a molti altri, invece, l’occhio è andato proprio lì.
Tra questi c’è anche Max Temporali, ex pilota e oggi commentatore del Mondiale SBK per Sky che, ricorrendo al suo spazio Piega e Spiega, ha voluto dire la sua sulla questione: “Penso che la 100 km dei campioni sia per i piloti la più bella trovata invernale. È nata per gioco. Nel tempo ha preso le forme di un vero e proprio evento, ma senza rinunciare alla sua filosofia. Eppure c’è chi da fuori, leggendo tra i commenti, continua a prenderla più seriamente dei piloti. Ha senso buttarla in baruffa anche qui? Io dico di no. Partiamo dal padrone di casa, che si chiama Valentino Rossi ed invita i piloti a sua discrezione: chi non è benvenuto se nesta fuori, secondo il più classico dei principi che applichiamo tutti noi per le nostre più modeste residenze. Punto due, la pista: un circuito come il Ranch è unico nel suo genere. Bisogna essere bravi a eseguire i traversi su curve di raggio diverso. Non basta praticare il dirt track, qui è richiesta una specializzazione di tecniche mixate tra loro. Essere padroni della pista e girarci di continuo evidentemente aiuta, perché non esistono altri circuiti simili nel mondo. Dunque, non c’è da stupirsi che la coppia Rossi-Marini abbia vinto l’edizione ‘24. Come non c’è da stupirsi se il campione della MotoGP e socio (Bagnaia e Bezzecchi) abbiano chiuso in sesta posizione: i rischi vanno misurati, perché le corse vere sono alle porte e la 100 km resta un gioco. Come del resto ha dimostrato Petrucci, in gara con una Honda 500 a due tempi, diciottesimo al traguardo”.
Il punto è anche un altro. La 100KM dei campioni è a tutti gli effetti un evento sportivo. Ok, lo si fa passare come una rimpatriata tra amici che si giocano un prosciutto, ma i protagonisti sono piloti che devono stare attenti a tutto. Non solo alla loro sicurezza, come giustamente sottolinea lo stesso Temporali, ma anche a non “calpestare merd*ni”. Hanno contratti che li legano a sponsor e che li “costringono” a impegni vari e nella stesura dell’elenco degli invitati, da parte di Valentino Rossi o di chi per lui, c’è da tenere conto di mille e più questioni che magari ai più non sono note. Campioni di livello internazionale, ad esempio, sono spesso brandizzati dalla testa ai piedi e se tizio non c’era rispetto a Caio che invece è stato invitato potrebbe non essere solo perché tizio sta simpatico e Caio invece sta antipatico.
Riflessioni, però, che evidentemente non entrano in testa ai soliti polemizzatori seriali che, soprattutto sui social non hanno perso occasione per commentare in negativo una due giorni di festa che ancora una volta ha portato Tavullia al centro del mondo dei motori. Tanto che non è mancato chi è arrivato a sostenere che Valentino Rossi avesse accuratamente studiato l’elenco degli invitati per fare in modo di salire sul gradino più alto del podio o chi, addirittura, ha ipotizzato il gas chiuso da parte di altri piloti dell’Academy per favorire il 46. Illazioni, lasciatecelo dire senza l’eleganza di Temporali, da gente che non sta bene. Con la chiosa dell’ex pilota e oggi giornalista di Sky che ci sentiamo di sottoscrivere in pieno: “Anche davanti a una collana di salsiccia c’è chi rinuncia al sorriso”.