Ventidue giorni di test già programmati, contro un calendario non ancora fissato. E’ il dato di fatto su cui in molti, nel paddock, stanno fondando una teoria: Honda si sta dando un gran da fare per sfruttare le nuove concessioni, mentre Yamaha è alla finestra. Una opinione e nulla più basata, appunto, sulle scelte dei due costruttori giapponesi, con gli ingegneri di Honda che sono pronti a mandare in pista tutti i loro piloti nelle sessioni in più che potranno programmare e quelli di Yamaha che, invece, si stanno concentrando principalmente sul progetto.
Nel mondiale dei “concessionati”, quindi, sono in molti a sostenere che HRC sia molto più avanti rispetto a Yamaha. Tra i molti, però, non c’è Fabio Quartararo. L’ex campione del mondo, che ultimamente è stato sempre molto critico nei confronti della sua squadra, ha decisamente cambiato atteggiamento. E probabilmente è al corrente di qualcosa che quelli dalla sentenza facile ignorano. Tanto che anche nell’ultima intervista rilasciata ha fatto trapelare non poco ottimismo. “La mentalità sta iniziando ad essere un po’ più simile a quella europea - ha spiegato l’ex campione del mondo francese a The Race - questo è qualcosa che mi piace”. Il fatto, quindi, che Yamaha abbia pescato uomini da Ducati e che stia portando in squadra tecnici europei conta molto di più di un calendario di test in pista per lo sviluppo del prototipo. Ci vorrà tempo, sia per Honda che per Yamaha, ma sono proprio i metodi scelti per rilanciarsi a essere diversi. E, almeno fino a quando non comincerà il mondiale, non avrà senso provare a capire che è più avanti e chi, invece, è rimasto al palo.
“Quando hai bisogno di aiuto devi ascoltare le altre persone, ma in passato si ascoltavano solo i giapponesi di Yamaha – spiega ancora Quartararo - Ora sono molto più aperti e penso che questo sia un grande cambiamento per Yamaha. Questo è ciò che vedo diversamente e sicuramente da ora fino a marzo anno ci sarà anche un cambiamento enorme. Da questo momento, fino a febbraio, dovranno davvero realizzare il lavoro più grande della loro storia recente”. Il francese l’ha posto come condizione per restare e per non cedere ai vari corteggiamenti degli altri marchi: dalla stessa Honda a Aprilia, passando per KTM. L’intenzione del francese è quella di legare per sempre la sua carriera a Yamaha e non l’ha mai nascosto, tanto che adesso, dopo un tremendo 2023, sembra essere tornato l’entusiasmo di un tempo. “Accelerazione, aerodinamica, dispositivi di supporto, stabilità in curva sono gli aspetti su cui bisognerà lavorare – ha proseguito l’ex campione del mondo - Abbiamo avuto una svolta già in passato. Già con quello che avevamo in passato e con l’aerodinamica un po’ migliore e più potenza siamo migliorati molto”.
L’altro valore aggiunto del 2024 di Yamaha sarà, secondo Quartararo, Alex Rins. Perché ha “esperienza con i motori quattro cilindri in linea. Alex Rins potrà fare la differenza”. Così come potranno farla, chiaramente, le stesse concessioni di cui Yamaha potrà beneficiare, anche se al momento non è necessario stare a programmare troppe giornate in pista se non c’è oggettivamente qualcosa di veramente nuovo e rivoluzionario da provare. “Spero che per la Malesia arrivi qualcosa di totalmente nuovo – ha concluso Quartararo - il tempo che abbiamo a disposizione per costruire tutto è poco. Ma non sarà più come prima, quando facevamo sempre le cose con sei mesi di ritardo. Non farò un test se non abbiamo nulla da provare, e penso che lo capiscano. Abbiamo fatto un grande passo e dobbiamo continuare a lavorare così. Nelle corse, se c'è qualcosa che funziona, allora avevi bisogno di averlo ieri. Non è necessario aspettare tre o quattro mesi e penso che questo sia un passo che la Yamaha deve comprendere. Quanto al mio futuro, deciderò a metà della prossima stagione, ma la Yamaha sta facendo qualcosa che non avevo mai visto. Hanno fatto davvero molti sforzi per cercare di migliorare la moto. Non so se riusciranno fino in fondo oppure no, ma ovviamente stanno intensificando ciò che hanno sempre fatto e questo è qualcosa che mi piace vedere. Ovviamente voglio vedere anche dei risultati. Hanno assunto tante persone, ma voglio vedere qualche miglioramento e questo deciderà il mio futuro. Deciderò forse a aprile, maggio, giugno, luglio. Fondamentalmente questo periodo di tempo servirà per dire destra o sinistra, ma mi servirà tempo anche per vedere il progetto e come lavorerà Yamaha”.