"Pecco ha capito subito che quello è un comportamento inadeguato. E l’ha detto pubblicamente". Sono parole di Claudio Domenicali, boss di Ducati e il riferimento è a quanto accaduto pochi giorni fa a Ibiza, quando Pecco Bagnaia ha avuto un piccolo incidente d’auto alle tre del mattino a Ibizia ed è risultato con un tasso alcolemico nel sangue di 0,86. Domenicali al riguardo alla Gazzetta sottolinea di non aver parlato direttamente con il pilota dopo l'episodio: "Non direttamente, l’ha fatto il d.g. Dall’Igna, non c’era bisogno del mio intervento". Domenicali, invece, sembra chiedere al pilota italiano di correre ai ripari su altri aspetti.
“Gli è mancato finora un pizzico di maturità in certe gare - le parole di Domenicali alla Gazzetta dello Sport, virando quindi sui “demeriti” sportivi del rider piemontese e aggiungendo che "ci è mancato il goleador" - è l’ultimo step da fare per prendersi il Mondiale". Però per il boss Ducati Pecco "ha talento e determinazione". E, prosegue, "io ci credo, questi punti si possono recuperare”. Niente di imperdonabile, quindi, con Domenicali che però riconosce la necessità di non commettere sempre gli stessi errori, pur tirando una stoccata agli avversari degli altri marchi: “D’altronde alcuni team hanno costruito tutto il progetto su un solo asso e questo ti rende troppo dipendente, perché se poi l’asso manca... ”. Ok, quindi, cercare un bomber e puntare un po’ di più su un pilota, ma senza diventarne dipendenti, come è successo a Honda con Marc Marquez, come sembra stia succedendo a Yamaha con Fabio Quartararo e come accaduto in passato anche alla stessa Ducati, quando la Desmosedici andava forte solo con Casey Stoner.
Ecco perché a Borgo Panigale la ricerca dell’alternativa è continua, con Domenicali che spiega anche la scelta di mettere in concorrenza Enea Bastianini e Jorge Martin per la sella della Desmosedici ufficiale: “Bastianini e Martin - ha ribadito - avranno entrambi una Desmosedici ufficiale, con tutto il materiale e sviluppi in tempo reale. Quindi è come avere tre piloti. L’unica differenza sarà che uno avrà la livrea ufficiale Ducati e uno quella Pramac”. Il passaggio sugli altri marchi che sembrano dipendere da un solo pilota non è, però, l’unica stoccata che Domenicali si lascia scappare, con una battuta anche sull’ormai infinita vicenda holeshot: “Mi fa sorridere, visto che poi alcuni team spendono il doppio di noi solo per pagare un pilota. Dicevano che le alette anteriori ostacolavano i sorpassi: guardate la gara di Aleix Espargaro ad Assen, un manuale del sorpasso. Certe decisioni mi sembrano solo politiche, e questo mi crea un certo fastidio".