James Vowles è un nome noto tra gli appassionati di Formula 1. Il braccio destro di toto Wolff in Mercedes, personaggio fondamentale negli anni dei successi di Lewis Hamilton nella scuderia tedesca, Vowles è ricordato dai fans per i famosi - temuti - messaggi che iniziavano con "Valtteri, it's James". L'ormai ex numero uno del reparto stretegie nel muretto gestito da Mr Wolff è così pronto a una nuova carriera dopo un decennio di grandi soddisfazioni in Mercedes: da poco più di una settimana infatti è stato annunciato il suo nome come sostituto di Capito alla guida della Williams a partire da questo 2023.
Una prima volta come team principal a cui è chiamato con poco preavviso, parecchi occhi puntati e tantissimo lavoro da svolgere: nonostante l'acquisizione della scuderia da parte di un fondo statunitense quasi tre anni fa, la situazione della Williams è ancora tutt'altro che tranquilla. Una punta di diamante come Vowles servirà proprio a cercare di fare questo ulteriore passo e far tornare una squadra storica come la Williams competitva come un tempo.
Ma qual è la prima impressione del nuovo numero uno di Grove? La "scuola" di Toto Wolff sembra aver colpito anche il carismatico nuovo leader che non perde tempo e non nasconde le difficoltà emerse dopo il suo primissimo approccio: "È molto complicato individuare cosa non stia funzionando all'interno del team, anche perchè fino ad ora non ho ancora avuto la possibiltà di unirmi ai ragazzi a Grove. Penso si tratti di più fattori che vanno a combinarsi insieme: cultura, sistemi e probabilmente anche metodo di lavoro".
Non c'è quindi un solo problema, tiene a sottolineare il nuovo team principal, perché se fosse così facile individuarlo allora il suo ruolo non sarebbe oggi così importante. Si tratta di anni di cultura sbagliata, metodo di lavoro non controllato e "vecchio stampo", oltre ovviamente alle limitate forze economiche di cui dispone oggi la Williams: "Tra le varie problematiche, non possiamo non considerare la forza economica del team - sottolinea Vowles - che fino all'arrivo di Dorilton era quasi inesistente. Questo ha certamente avuto un impatto fortissimo su tutta la squadra. La nuova proprietà vuole fortemente investire per rendere Williams nuovamente competitiva, ma per far sì che le prestazioni della monoposto ripaghino gli investimenti fatti serviranno tempo e pazienza".