Dmitry Mazepin, oligarca russo vicino a Putin e padre dell'ormai ex pilota di Formula 1 Nikita Mazepin, è ricercato dalle autorità italiane per un mandato di sequestro emesso sulla base delle sanzioni europee contro la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina. Il sequestro riguarderebbe lo yacht Aldabra, gioiello della famiglia Mazepin che, secondo quanto riportato, sarebbe scomparso sia dal porto di Olbia - dove è registrato - sia da quello di Savona - dove invece rimane ormeggiato per la maggior parte del tempo.
La vicinanza di Mazepin, che grazie al grande capitale a sua disposizione ha dato il via alla carriera automobilistica del figlio Nikita fino a farlo competere un anno in Formula 1 con la scuderia Haas grazie alla sponsorizzazione del russo Uralkali, è stata sottoposta a sanzioni economiche e sequestri di proprietà da parte dell'Unione Europea che, dopo il via della guerra nel 2021, ha disposto tra le altre cose il vincolo amministrativo per un residence in Costa Smeralda da 105 milioni di euro e il sequestro dello yacht registrato, appunto, nel nostro paese.
Da qui però i problemi: secondo quanto riportato dal Corriere della Sera le Fiamme gialle cercano l'oligarca russo - il cui patrimonio è stimato intorno agli 800 milioni di euro - a Forte dei Marmi perché qui ci sarebbe la sua ultima traccia con un domicilio fiscale aperto per l'affitto di una villa. Sembra chiaro che nessun membro della famiglia russa si trovi in Italia in questo momento e che lo stesso yacht non si trovi nel nostro paese perché, con ogni probabilità, la lussuosa imbarcazione è già stata fatta arrivare fuori dall'Unione Europea.