Tra Valentino Rossi e Marc Marquez c’è il nulla e l’unica speranza per il futuro è Pedro Acosta. E’ l’estrema sintesi del pensiero di Jaime Alguersuari, ex pilota e oggi commentatore della MotoGP, che ha di fatto, in una sola videointervista (sotto il video completo, ndr), bollato come meteore tutti quei piloti, Pecco Bagnaia compreso, che hanno vinto nell’epoca a cavallo tra la parabola discendente di Valentino Rossi e quella, prima ascendente e ora discendente, di Marc Marquez. Fino a arrivare a dire che solo Pedro Acosta, tra quelli che sembrano di buone speranze, è fatto della stessa pasta del fenomeno di Cervera e di quello di Tavullia.
Due piloti che nel 2015 hanno trasformato la loro rivalità in una pagina (purtroppo) indimenticabile del motorsport, ma che sono stati simili sotto molti aspetti. Non, però, sotto quello dell’aggressività e dell’atteggiamento in pista, con Jaime Alguersuari che fa notare quanto Rossi sia stato spesso più cauto rispetto a Marc Marquez. “Diciamolo chiaramente – ha affermato – è un miracolo, una vera e propria anomalia, che Marc Marquez sia ancora vivo per il suo atteggiamento da o tutto o niente in pista. Io lo vedo più simile a Nieto che a Rossi da questo punto di vista”.
Un atteggiamento, quello di Marquez, che poi s’è rivelato identico anche nella scelta sul suo futuro e nella volontà di non aspettare Honda. “Lui ha dato la vita per loro – ha proseguito – e ha sentito che Honda non ha fatto altrettanto. Cos'è successo a Márquez in questi 4 anni? Ha mangiato merda e non ha ingoiato solo dolore: è stato pesante a livello emotivo. Lui stesso saprà che patto ha stretto con il diavolo, perché gli ha regalato 6 titoli in 7 anni e non parliamo del 2019, che è stata l'umiliazione più grande: dei 475 punti possibili, ne ha fatti 420. Il fatto che Márquez e Honda abbiano costruito questa storia in cui sono coinvolte più parti, anche la Ducati è coinvolta nella questione, è epico”.
Difficile, però, capire se ora Marc Marquez con una Ducati satellite potrà o meno ottenere risultati migliori rispetto a quelli fatti in questo 2023 con la Honda. Quello che è certo, invece, sempre secondo Jaime Alguersuari è che Marquez non sarebbe rimasto nel team Repsol un secondo di più per il peso della delusione che si porta dentro. “Persino il comunicato sulla loro separazione è uscito prima del tempo – ha proseguito l’ex pilota e oggi commentatore della MotoGP – Sarebbe dovuto uscire alla vigilia del GP d’Indonesia e invece non hanno aspettato. Quello che mi sorprende è che si sia narrata solo una parte della storia e è anomalo, perché comunque c’era un vincolo giuridico, un contratto firmato, e non si conoscono i termini della rescissione”.