image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Ferrari: ma perché con tutti
i piloti è sempre la stessa storia?

  • di Redazione MOW Redazione MOW

8 ottobre 2020

 Ferrari: ma perché con tutti i piloti è sempre la stessa storia?
Sebastian Vettel è solo l’ultimo pilota Ferrari che, pronto a lasciare la rossa, si porta dietro gli insuccessi e le amarezze di un sogno mancato. E nelle sue parole - seppur velate - si percepisce lo stesso sentimento che portò all’addio Alonso, Alesi, Prost…

di Redazione MOW Redazione MOW

Sebastian Vettel la Ferrari la amerà per sempre, lo si capisce dalle piccole cose. Come il fatto che la sua insoddisfazione e frustrazione, vivissime nei comportamenti del pilota di questa stagione, non sono sufficienti per fargli srotolare interamente la verità sui suoi ultimi anni in Ferrari. Ci racconta qualcosa in più rispetto a quanto sapevamo, o pensavamo di sapere, nel podcast ufficiale della F1 Beyond the Grid.

È un Vettel deluso da se stesso, quello che parla dei suoi anni in Ferrari come del fallimento di un obbiettivo molto preciso: vincere un mondiale con la rossa. Ma anche un Vettel pronto a ricominciare, a cambiare aria, a dare tutto se stesso per un team in crescita.

20201008 170123267 5172

Vedi anche

Alonso ci spiega 5 motivi per guardare Fernando, la sua serie su Prime Video

Dietro le parole del sempre pacato quattro volte campione del mondo però si nascondono i problemi, che non ci suonano certo nuovi, di una scuderia abituata a questi saluti complessi. Sebastian parla infatti di “battaglie che non andavano combattute” e non si recrimina gli errori in pista - come quello a Hockenheim nel 2018 - ma piuttosto i “litigi in cui non valeva la pena investire tempo”.

Non entra nei dettagli, ma nel suo silenzio si sentono gli addii di tantissimi altri piloti Ferrari. Campionissimi arrivati alla rossa sotto una buona stella, acclamati e osannati da scuderia e tifosi, e poi scivolati tra le mani di una squadra che ripete sempre gli stessi errori.

Vettel ha fatto i suoi, di errori, così come Alonso prima di lui e tutti gli altri nel passato della scuderia, ma il modus operandi della Ferrari non sembra cambiare e l’allusione a qualcosa che vada ben oltre le difficoltà in pista certo non ci sorprende.

20201008 170237408 1688

Vedi anche

Singapore 2019: un anno fa l'ultima vittoria di Vettel in Ferrari

Già a inizio stagione, quando Vettel annunciò in conferenza stampa che sul tavolo non gli era mai arrivata una vera e propria proposta per il 2021, era chiara la pessima gestione di Maranello sul piano piloti. 

E se Sebastian - per carattere e amore di una scuderia a cui sarà comunque, nel bene o nel male, sempre legato - si è fermato a parole che hanno solo lasciato intendere i trascorsi degli ultimi anni, prima di lui in tanti hanno detto molto di più.

Su tutti Fernando Alonso, il cui carattere complicato non ha posto certo le basi per un addio docile, ma anche Jean Alesi - eterno talento mai concretizzato - e prima di loro Alain Prost. Ma l'elenco potrebbe essere lunghissimo, forse da far risalire a un problema concettuale di una scuderia che sembra investire sulle persone, cercando passione, per poi preferire sempre le prestazioni della monoposto, e finendo sempre per investire su nuove leve, scaricando sulle vecchie guardie il peso degli insuccessi. 

Se Vettel nel suo saluto conserva il ricordo di un sogno comunque realizzato, per qualcuno dopo di lui l'insoddisfazione dei titoli mancati potrebbe non avere gli stessi modi gentili. E forse è arrivato il momento di cambiare strategia. 

Tag

  • Ferrari
  • Michael Schumacher
  • Sebastian Vettel

Top Stories

  • CHIVU SPACCA. Ma l’avete sentito alla prima da allenatore dell'Inter? Lancia una stoccata a Inzaghi, spiega a Marotta che cos’è l’interismo e difende Mkhitaryan contro un giornalista. È il mister giusto per i nerazzurri dopo la batosta Champions?

    di Giulia Sorrentino

    CHIVU SPACCA. Ma l’avete sentito alla prima da allenatore dell'Inter? Lancia una stoccata a Inzaghi, spiega a Marotta che cos’è l’interismo e difende Mkhitaryan contro un giornalista. È il mister giusto per i nerazzurri dopo la batosta Champions?
  • Imane Khelif maschio biologico? La bomba del Telegraph: “Alle Olimpiadi erano pronti a mettere in pericolo la vita delle donne”. Il suo oro? “Uno degli scandali peggiori della storia dello sport”

    di Riccardo Canaletti

    Imane Khelif maschio biologico? La bomba del Telegraph: “Alle Olimpiadi erano pronti a mettere in pericolo la vita delle donne”. Il suo oro? “Uno degli scandali peggiori della storia dello sport”
  • Terremoto in Ferrari? Pesanti indiscrezioni dicono che la macchina di Lewis Hamilton a Barcellona sia stata modificata a sua insaputa. E adesso…

    di Luca Vaccaro

    Terremoto in Ferrari? Pesanti indiscrezioni dicono che la macchina di Lewis Hamilton a Barcellona sia stata modificata a sua insaputa. E adesso…
  • Quando non basta mai e siete già al limite, ricordatevi di Danilo Petrucci, il “condannato ai di più” che ha dato una lezione (a Ducati e non solo) anche a Misano

    di Emanuele Pieroni

    Quando non basta mai e siete già al limite, ricordatevi di Danilo Petrucci, il “condannato ai di più” che ha dato una lezione (a Ducati e non solo) anche a Misano
  • CI FAI IMPAZZIRE VOLLEY FEMMINILE! Non si fermano più: dopo l’oro olimpico, le Azzurre di Velasco dominano anche la Nations League. Ma come?

    di Alice Lomolino

    CI FAI IMPAZZIRE VOLLEY FEMMINILE! Non si fermano più: dopo l’oro olimpico, le Azzurre di Velasco dominano anche la Nations League. Ma come?
  • L’INCUBO DELL’ENDURANCE? Valentino Rossi costretto al ritiro alla 24 Ore di Le Mans per quello che è ormai il grande classico del motorsport [VIDEO]

    di Alice Cecchi

    L’INCUBO DELL’ENDURANCE? Valentino Rossi costretto al ritiro alla 24 Ore di Le Mans per quello che è ormai il grande classico del motorsport [VIDEO]

di Redazione MOW Redazione MOW

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

20 anni fa Schumacher riportava in alto la Ferrari, e noi oggi abbiamo ancora bisogno di lui

di Giulia Toninelli

20 anni fa Schumacher riportava in alto la Ferrari, e noi oggi abbiamo ancora bisogno di lui
Next Next

20 anni fa Schumacher riportava in alto la Ferrari, e noi oggi...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy