Nonostante il grande aumento di popolarità della F1 con l’avvento di Liberty Media, in molti tra piloti e dirigenti si sono opposti ad alcune novità. Non solo disapprovazione verso lo show di intrattenimento pre-gara di Miami, ma anche il passaggio al format della sprint non è stato particolarmente apprezzato. Secondo Max Verstappen se la F1 continuerà su questa strada dovrà considerare il suo futuro a lungo termine in F1. Per Stefano Domenicali è sbagliato che i singoli critichino aspetti che hanno fatti si che i Gran Premi diventassero più popolari e, di conseguenza, ad aumentare la popolarità di tutte le persone coinvolte: "Non voglio una società in cui le persone non possano dire ciò che vogliono. Ma a volte i piloti devono ricordare che fanno parte di un quadro più ampio. Non dobbiamo essere egoisti. Fanno parte di questo sport e di questo business, che cresce perché pensiamo in modo più ampio. A volte uscire dalla nostra zona di comfort non è facile, ma non possiamo essere pigri o compiacenti, così come possiamo rivedere alcune specifiche del format dei weekend con la sprint alla fine della stagione, dopo averli provati nelle sei occasioni previste. Non ci saranno sprint ogni fine settimana".
E ancora: "Ma abbiamo un nuovo pubblico e dobbiamo offrire un buon rapporto qualità-prezzo in ogni sessione, non lasciare che tutti girino in tondo a beneficio esclusivo di ingegneri e piloti". Le parole di Verstappen, a proposito del suo futuro, hanno fatto molto discutere. Voci smentite da Domenicali secondo cui l'olandese vorrebbe abbandonare la serie: "Ho discusso con Max, prima dell'ultima gara di Miami. Mi ha detto che ama questo sport e quello che sta facendo. È campione del mondo e sta lottando per il terzo titolo. È nato in macchina. Direi che probabilmente resterà più a lungo di me. Non è un problema".