“E’ un altro Marc, questa volta è tutto diverso” – Alex Marquez rischia di restare fuori dalla MotoGP, ma non c’è intervista in cui l’argomento principale di cui deve parlare è suo fratello Marc. E lui, il più piccolo e meno talentuoso dei fratelli di Cervera, non si è tirato indietro neanche questa volta, nonostante si trovi a fare i conti con altro a cui pensare, tra una stagione che proprio non decolla, un polso che fa male e un futuro che non è ancora stato messo nero su bianco. Sembra consapevole, però, che sono tutti argomenti che, purtroppo o per fortuna, vengono dopo quello che interessa a tutti: “come sta Marc Marquez?”.
Secondo Alex non è mai stato così determinato e mai, da quel maledetto luglio del 2020 a Jerez, è sembrato così tanto convinto di poter tornare a vincere ancora in MotoGP. L’intervento effettuato negli Stati Uniti ha comportato la difficilissima decisione di fermarsi per un’altra stagione, ma dovrebbe essere risolutivo. “Vedo la sua mentalità, lo vedo a casa, vedo come si allena, vedo i limiti che ha avuto finora, un po' di tutto. So com'è. Ora, direi che ho ancora meno dubbi perché ho visto come si è avvicinato a questa nuova operazione –ha detto Alex parlando del fratello - È ancora più forte. Speriamo che questa sia quella definitiva, che è la cosa più importante e che possa avere ancora una volta il cento per cento del suo braccio, che si diverta di nuovo, per vederlo vincere ancora".
Per lui, per la MotoGP, ma anche per la Honda, che probabilmente sta attraversando il periodo più buio della sua recente storia nelle corse in moto. “Se c'è una fabbrica che può reagire in una situazione come questa è la Honda – ha detto ancora Alex Marquez - È la fabbrica con più potenziale del mondo, la più grande della MotoGP, a parte la storia e tutto, con più risorse, con più esperienza, con più titoli... Non ho dubbi su un futuro migliore. Con un prototipo così nuovo è una cosa che potrebbe succedere, non si sa, ci si butta un po' nel vuoto e, a volte,le cose negative si vedono più di quelle positive. Il punto debole è l'avantreno, se riusciamo a migliorarlo facciamo girare la moto e migliorerà tutto di molto”