“A fine 2020 è andato via dalla Suzuki come campione per approdare in F1 con Alpine. Oggi torna come ospite al Gp di Stiria fresco dalla vittoria in Ungheria la settimana scorsa con Esteban Ocon, proprio nel weekend in cui Valentino Rossi ha annunciato il suo ritiro dalla MotoGp dopo venticinque anni.
Se bisogna parlare di Valentino, Davide Brivio è la persona giusta, perché lo ha visto crescere, maturare e vincere mondiali. Proprio il manager brianzolo a fine 2003 portò il dottore al passaggio più importante della sua carriera: quello da Honda a Yamaha.
All’indomani della scelta del nove volte campione del mondo, Davide Brivio parla di Valentino elogiandolo a suo modo, ricordando qualche aneddoto davvero interessante: “Devo tutto a Valentino, perché quello che ho fatto nella mia carriera, nel mio lavoro, è stato grazie a lui. Io ero in Yamaha, lui era alla Honda. Ci siamo uniti e poi siamo arrivati assieme al successo. Abbiamo vinto quattro titoli, ma soprattutto ho imparato molto da lui. Ha cambiato la mentalità di Yamaha e il suo modo di approcciarsi alla competizione”.
Sottolinea Brivio: “Mi ha insegnato la differenza tra andare in pista per cercare di fare bene e farlo per vincere”
Parla soprattutto della famosissima trattativa che portò Rossi dalla Honda alla Yamaha: “Era giugno del 2003, ogni weekend di gara dovevamo trovarci per parlare di dettagli del contratto, ma non potevamo farci vedere. Una volta, a Brno, siamo andati alle dieci di sera nella Clinica Mobile, ma a un certo punto abbiamo visto le luci di uno scooter e io e Lin Jarvis ci siamo buttati sotto il tavolo per nasconderci. Un’altra abbiamo portato Vale a mezzanotte nel box, voleva vedere la moto…”
Un accenno anche sulla vittoria di Welkom 2004 e la rivalità con Biaggi: “Due anni prima tutti dicevano che Valentino vinceva perché aveva la Honda, ma lui me lo disse due mesi prima firmando: guarda Davide che vengo per vincere e farlo già alla prima gara contro la Honda”.