Charles Leclerc crede ancora nella rimonta mondiale. L'errore in Francia è stato un durissimo colpo che ha spianato la strada verso il bis iridato a Max Verstappen, ora a +63 con dieci gare da disputare, ma in Ferrari nessuno vuole mollare, a cominciare dal monegasco. "Domenica sera non è stato facile, ma da lunedì è passata e ci credo come prima".
"Mi prenderanno per matto ma per me è ancora tutto possibile, ci sono ancora 10 gare. Ovvio che sia più difficile, ma io ci crederò fino alla fine, non c’è ancora niente di definito, mi sono reso la vita più complicata questo sì. Però, pur essendo un errore causato dall’essere al limite, il nostro passo era molto buono. Gli errori capitano, guardo avanti e ci credo come prima".
L'errore del Paul Ricard non può essere però già dimenticato: "L’errore è stato diverso dai soliti non è stato un problema di approccio o altro, è stato semplicemente che stavo guidando al limite. Mi piace guidare in sovrasterzo, a volte è difficile. Stavo spingendo forte e ho perso il retro treno. Vincere sarebbe la miglior reazione a quello che è successo".
La Ferrari ora merita una reazione: "Sicuramente è la vettura più competitiva da quando sono arrivato in F1. Sulla carta abbiamo ottime possibilità su questo tracciato, vediamo se sarà così. L’Ungheria mi piace, forse non è il massimo per i sorpassi, che sono difficili, ma la qualifica conta e io quest’anno sono molto forte al sabato, quindi spero di approfittarne".
Chiosa su Vettel, che ha annunciato il ritiro a fine stagione: "Seb mancherà molto alla Formula 1 soprattutto perché è un bravissimo ragazzo, non tutti nel paddock sono persone genuine come lui. Lo considero un amico, ci siamo sempre mandati messaggi. Non mi ha sorpreso tantissimo la notizia, ma certo l’anno prossimo sarà strano non vederlo nel paddock alla prima gara della stagione. Abbiamo avuto le nostre battaglie in pista, ma è stata una sincera rivalità".