La domanda, in verità, gliel'abbiamo fatta verso la fine, ma le dichiarazioni di Cristian Gabarrini, capotecnico di Pecco Bagnaia in MotoGP, sono l'argomento del giorno e, nel riportare in parole scritte la chiacchierata fatta questa mattina con Danilo Petrucci, abbiamo deciso di partire proprio da lì.
Danilo, Cristian Gabarrini ha detto che essere a tutti gli effetti un pilota ufficiale, ma con la tuta meno pesante del pilota non ufficiale, mette Jorge Martin nella condizione di parlare in maniera più leggera...
Sì, ho letto e Cristian non ha torto. Prima che essere il capomeccanico di Pecco è per me un amico e so benissimo che non è il tipo che fa polemiche o che butta là frasi solo per alimentare fuochi che in realtà neanche esistono. Temo che le sue affermazioni possano essere state un po' strumentalizzate, quando in verità ha detto qualcosa che chiunque è nelle corse può comprendere.
Cioè?
Cioè che un pilota ufficiale, a fronte di tanti vantaggi, si porta in sella un peso maggiore. Quello tra Jorge Martin e Pecco Bagnaia sarà un gran bel duello, con Jorge che nelle ultime due gare ha a mio avviso, essendo anche molto giovane, peccato un po' di presunzione e Pecco che, dalla sua, ha dimostrato di saper fare quello che fanno i campioni veri: raddrizzare le cose anche quando non sembrano andare benissimo. Quanto a Cristian Gabarrini, lo ripeto con una battuta, non sparategli. E' chiaro che in questa fase Jorge Martin è in una posizione di maggiore leggerezza, che non significa di vantaggio e meno che mai che è il favorito. Però un pilota che non veste i colori ufficiali ha già fatto tantissimo se arriva secondo nel mondiale e vince qualche gara, chi invece si porta in sella quasi il dovere di vincere è il pilota ufficiale. Quindi se da un lato è vero che Pecco può contare su più risorsa umana, magari anche su più consiglieri, dall'altro è altrettanto vero che Martin corre con una pressione che è differente.
Tu sei stato in un team satellite con, in teoria, trattamento da ufficiale. E' veramente la stessa cosa?
Questo è quello che mi avevano promesso in KTM, ma la verità è stata un'altra. Non avevo la stessa moto degli ufficiali e addirittura alcune parti erano dell'anno prima e non erano state neanche riverniciate, quindi non posso dire se è davvero la stessa cosa. Quello che posso dire, però, è che conosco bene l'ambiente Ducati e se a Borgo Panigale dicono che il trattamento riservato a Martin è lo stesso che riservano a Bagnaia e Bastianini, allora è così di sicuro. Su questo non ho dubbi.
Quindi, chiudendo il capitolo MotoGP, chi vincerà?
Quello che starà davanti in classifica dopo l'ultima gara di Valencia. Battute a parte, l'ho già detto: Pecco sta dimostrando di essere un grandissimo campione, rischia quando serve, sta più accorto quando non serve. Martin dalla sua è sicuramente un gran talento, ma nelle ultime due gare ha sbagliato. Di sicuro sarà un finale pazzesco
In Indonesia hai "rischiato" di esserci anche tu..
Ero stato messo in preallerta per l'eventuale sostituzione di Luca Marini, ma ce l'ha fatta a esserci e va bene così. Non dico che non mi sarebbe piaciuto fare un'altra gara in MotoGP e per di più con una Ducati, ma sono prima di tutto un pilota e, al di là di ciò che a me piacerebbe, sono contento che Luca ce l'abbia fatta, così come sono contento che ce l'abbia fatta anche Marco Bezzecchi
L'occasione sfuggita, quindi, non è un rammarico. Ma Danilo Petrucci oggi che ramarico ha?
Beh, mi piacerebbe vincere una gara in Superbike, ma mi è rimasta una sola occasione per quest'anno. Negli ultimi GP siamo migliorati tantissimo, anche in termini di feeling, ma è mancata la fortuna, tra guasti e errori anche miei. Però eravamo super competitivi. A Jerez voglio provarci, anche perchè quella è una pista su cui sono andato forte anche la prima volta che ho provato la moto.
C'è pur sempre un'altra stagione...
Sì sì,ho rinnovato ancora con Barni e quindi sarò in sella alla sua Ducati anche l'anno prossimo. Però se riesco a vincere già quest'anno è meglio, no?
Cosa manca?
Qualcosa da limare c'è sempre, ma diciamo che adesso potrebbe essere matura. Se penso alle ultime gare penso anche che alla fine si sono accumulate un po' di sfighe, ma la fortuna deve girare prima o poi e il compito, mio e della mia squadra, è quello di farsi trovare pronti.
L'anno prossimo potrebbe essere un po' più semplice...
Vincere non è mai semplice. Però, se ti riferisci all'introduzione del peso minimo tra moto e pilota, è una cosa giusta. Io posso capire se avessero detto che bisogna pesare tutti uguale, ma non è così. Semplicemente non si potrà andare sopra un certo peso. Poi Alvaro Bautista peserà sempre molto meno di Danilo Petrucci, questo sta nelle cose e ce lo so da sempre. Da quello che ho capito, individueranno un peso medio tra tutti i piloti e ridurranno del 50% la differenza del peso dei piloti. Quindi, ad esempio, se Bautista peserà 15 kg in meno rispetto alla media del peso, gli metteranno sulla moto 7,5 kg in più. Non sono pochi, ma nemmeno tantissimi. E va bene così, perchè di sicuro non è colpa di Bautista se pesa così poco...
Questo problema del peso era meno evidente in MotoGP. Perchè?
Uno perchè i motori sono molto più potenti, due perchè l'aerodinamica è più protettiva e tre perche anche le gomme sono molto più dure e performanti. Tra l'altro in MotoGP, io correvo, ad esempio, con un filo di potenza in più degli altri, perchè così mi consentivano di ovviare al fatto che pesassi abbondantemente più degli altri di Ducati. Era una scelta che si poteva fare nel box.
In Superbike ci sarà anche un avversario in più l'anno prossimo. Pensi che Andrea Iannone sarà competitivo?
Il livello è già altissimo, è un bel campionato e merita la massima visibilità perchè è appassionante davvero e ha anche una formula accattivante. Di campioni veri ce ne sono già abbastanza, ma più ne arrivano e meglio è, perchè lo spettacolo ne beneficia. Quanto a Andrea Iannone, come ho già avuto modo di dire, penso che il suo talento non si possa discutere. Me lo ricordo bene dai tempi della MotoGP: era uno forte davvero. Poi bisognerà vedere quanto lo stare fermo quattro anni possa avergli fatto perdere qualche decimo, perà penso che Iannone abbia accumulato così tanta fame che, se anche avesse perso qualcosina, riuscirà a coprire tutto proprio con la fame.
Che significa?
Alla fine della mia ultima stagione in MotoGP pensavo di non poterne più delle corse. Invece dopo pochissimo tempo che stavo a casa non vedevo l'ora di rimettermi sopra una sella. E' arrivata la Dakar e poi il MotoAmerica e ora la Superbike. Se penso alla voglia che avevo accumulato io dopo solo poche settimane senza corse non voglio immaginare cosa sia significato per Andrea Iannone stare senza correre per quattro anni. Un pilota vuole correre e basta. E Andrea Iannone l'ha dimostrato: nonostante tutto si è sempre allenato e non ha mai detto di voler fare niente di diverso dal tornare in pista. Ha voluto una moto e una sfida da accettare e questo è sicuramente indicativo di quanta energia accumulata scaricherà sul polso destro. Quella fame e quella sofferenza accumulate in quattro anni, ammesso che ce ne sia bisogno, gli permetteranno di riambientarsi in fretta. Il resto sarà la pista a dirlo
In MotoGP, invece, ce ne è un altro che dovrà riambientarsi...
Immagino che ti riferisci a Marc Marquez. Penso ci sia poco da dire su Marquez: riesce a fare andare relativamente forte anche questa Honda, figuriamoci quello che potrà fare con una Ducati. Magari all'inizio dovrà un attimo prendere le misure, ma poi starà lì a lottare al vertice con gli altri.