Qualcuno la chiama la legge dei periodi neri e è, di fatto, la spiegazione di ciò che succede quando, in momenti decisamente difficili e nell'affannarsi per far andare dritte le cose, si finisce per fare peggio. A dover obbedire senza appello alla legge dei periodi neri è, ultimamente, la Honda. Non ne azzeccano una e francamente la cosa comincia a essere pure preoccupante. Perchè ok aver sbagliato il progetto di una moto, ok pure perdere il più titolato dei piloti in attività, ma ritrovarsi a essere la squadra in cui nessuno vorrebbe andare è decisamente troppo.
Un troppo che straborda se si considera che quando finalmente ce ne è stato uno che era pronto a valutare l'ipotesi di salire in sella alla RC213V se lo sono lasciato scappare. Chi è? E' Johann Zarco, l'ultimo vincitore di Phillip Island. Il francese, tempo fa, ha deciso di lasciare Ducati, che gli proponeva un solo anno di contratto, per accasarsi nel 2024 e nel 2025 nel team di Lucio Cecchinello, in sella a una Honda. Quando è stato chiaro a tutti, però, che Marc Marquez sarebbe andato via, HRC ha proposto proprio al francese - tra l'altro facendo irritare e non poco Lucio Cecchinello - un colloquio in cui gli avrebbero chiesto di passare nel box ufficiale, con Honda che dalla sua avrebbe provveduto a sistemare le cose con lo stesso Cecchinello. Zarco a quell'incontro c'è andato e, chiaramente, c'è andato insieme al suo manager.
Ma quale è stata la proposta di Honda per convincerlo a trasferirsi nel team Repsol? Tenetevi forte: stesso ingaggio di quello già stabilito con Cecchinello, solo che per un anno, invece che per due. Praticamente una proposta a rimettere per il pilota che, manco a dirlo, ha liquidatoil tutto con un "no grazie". A raccontarlo è stato lui stesso, illustrando i dettagli dell'incontro avuto con Alberto Puig a margine delle interviste realizzate dopo la sua prima vittoria in Motogp di domenica scorsa. “Quando il mio manager è venuto a parlare con Honda nelle ultime due gare, in Indonesia e in Australia, sia con Lucio che con la Honda, abbiamo visto che la Honda e anche Alberto mi offrivano cose che non mi piacevano - ha spiegato Zarco senza girarci troppo intorno - Quindi ho detto che preferisco impegnarmi totalmente con Lucio per cambiare le cose e lavorare in quella direzione”.
Un chiro "rifiuto l'offerta e vado avanti", con Zarco che ammette di sentirsi molto più tranquillo alla corte di Cecchinello, anche se privata, piuttosto che all'interno di un box e di una squadra ufficiale in cui la confusione sembra essere ormai sovrana. “È comunque una grande opportunità per sviluppare la Honda. Non potevo escludere la possibilità di passare al team ufficiale – ha concluso - Quando Marc ha detto che non sarebbe stato alla Honda, anch’io dovevo pensare a quella posizione e Lucio lo ha rispettato completamente perché era logico e giusto ascoltare cosa avevano da dirmi. Con Lucio abbiamo già un rapporto bellissimo,è una brava persona e lavora seriamente, è lì da anni. Questa opportunità che possiamo avere insieme è positiva oltre che per me anche per lui, dato che sono molto competitivo visto che qui ho vinto”.