Continua a tenere banco il caso dei gioielli (e delle mutande ignifughe) in Formula 1. Lewis Hamilton ma anche Sebastian Vettel hanno protestato, anche in maniera plateale in conferenza stampa, ma per ora non stanno vincendo la loro battaglia. Anzi.
Il presidente FIA Mohamed Ben Sulayem li ha respinti nettamente. "La gente dice che ho fatto quello che Lewis e Toto volevano, rimuovendo Michael Masi dalla Race Direction. Ora ce l’avrei con loro per la questione-gioielli. Non ha molto senso. Dico solo che ci sono delle regole e tutti devono rispettarle. Vorrei che Lewis fosse un modello, un ambasciatore, per mandare il giusto messaggio a tutti i giovani piloti, in modo da evitare una tragedia. Dovremmo usarlo per questa buona causa. Amo i gioielli, assolutamente, ma in macchina non ci può essere scelta. Le regole non sono state applicate prima? Non chiedete a me il perché, chiedetelo alla precedente gestione".
Gli ha fatto eco anche Andreas Seidl, team principal della McLaren: "Se non vuoi toglierti i gioielli o indossare delle mutande ignifughe, semplicemente non guidi. È molto semplice. Si tratta di una regola che è in vigore da moltissimi anni e che, se hai lavorato in altre categorie, sai che non va posta nemmeno in discussione".