La sua Sprint al Red Bull Ring è finita alla prima curva, con una caduta provocata da una partenza difficile di Maverick Vinales e un ingresso un po’ troppo aggressivo di Jorge Martin su Fabio Quartararo. Marco Bezzecchi, negli istanti immediatamente successivi al botto, è pure rimasto a terra per qualche secondo, facendo temere per un qualche infortunio. Di motivi per stare arrabbiato, e anche di brutto, ne avrebbe parecchi, ma ha scelto l’ironia. Sarà perché questa mattina nel warm up ha avuto dal suo corpo le risposte che si aspettava: “Temevo – ha raccontato – che la notte mi avrebbe portato qualche dolore di troppo, perché sento un po’ di fastidio alle spalle. Invece tutto sommato sto bene e sono contento così, perché, al di là di come è andata ieri, ho anche ottimi feedback dalla moto”.
Nella gara di oggi vuole essere protagonista e sente di avere i numeri per riuscirci, tanto che nella riders parade di questa mattina ha pure colto l’occasione per lanciare l’ennesima sfida a Pecco Bagnaia. “Pecco e io non siamo più amici” – ha scherzato con la giornalista rispondendo alla solita, e ormai abusata, domanda sul rapporto tra i due grandi amici che si ritrovano rivali. Segno che la tranquillità c’è e che c’è pure la serenità di chi è consapevole di essere in un week end che va affrontato con il massimo della concentrazione.
Perché non c’è solo una gara con punti fondamentali da portare a casa. C’è anche una decisione da annunciare, anche se ormai sembra mancare, davvero, solo l’ufficialità. Valentino Rossi ieri l’ha lasciato anche intendere: “Sto spingendo tantissimo con Marco Bezzecchi per farlo restare con la nostra squadra: è vero che non avremo la Desmosedici ufficiale, ma è vero anche che c’è molto altro da considerare”. Il “molto altro” è una squadra e un gruppo di lavoro rodatissimo, è un contratto che a questo punto scadrebbe quando le opportunità saranno molte di più e è la certezza che l’ambiente, spesso, conta molto di più di una moto aggiornatissima. Soprattutto in considerazione del fatto che negli ultimi anni è capitato in più di una occasione, in particolare nelle primissime gare, che le Desmosedici dell’anno prima andassero più forte di quelle appena messe sull’asfalto.
Ecco perché, anche se ha ancora qualche ora per pensarci, ormai sembra chiaro a tutti che Marco Bezzecchi non lascerà il team che porta il nome di Valentino Rossi, probabilmente spianando anche la strada a un altro grande amico, Franco Morbidelli, verso il Team Pramac e verso il sogno di una Ducati identica a quella dei piloti factory dopo due anni di sofferenza con la Yamaha ufficiale. Come stelle che si allineano, quindi, con il sorriso che alla fine è stampato sulla bocca di tutti e le liti, i musi lunghi e le polemiche tutte da inventare di sana pianta. Fino alla leggerezza di “perculare” tutti in mondovisione: “non siamo più amici”. Detto così, un attimo prima di abbracciarsi come si abbracciano quelli che sono cresciuti insieme e che si preparano a accogliere dentro quello stesso abbraccio – sotto il nome di Ducati – anche l’ultimo dei quattro pilotini del Dottore che ancora non aveva avuto la fortuna di salire su una Desmosedici.