Nessuno è profeta in patria, tranne Valentino Rossi, Luca Marini e gli altri dell’Academy. Perché? Perché alla 100Km dei Campioni, sulla loro pista, davanti a tutti ci sono stati proprio loro. Con Valentino Rossi che nella sfida singola del sabato ha dovuto arrendersi proprio al fratello, accontentandosi della seconda piazza, e nella gara a coppie è invece salito, sempre insieme a Marini, sul gradino più alto del podio. Un podio che poi è stato completato da altri quattro che la pista del Ranch di Tavullia la conoscono più che bene: Stefano Manzi con Elia Bartolini e Mattia Pasini con Lorenzo Baldassari. Il record del circuito, però, resta quello stabilito da Marc Marquez nel 2014, stando a quanto si dice sulla stampa spagnola.
Il fine settimana del Ranch, comunque, era iniziato con l’arrivo di tutti gli ospiti della VR46, tra cui i colleghi della MotoGP Jorge Lorenzo (che ha chiuso con un dignitosissimo decimo posto in coppia con Dennis Foggia), Maverick Vinales (solo tredicesimo in coppia con Iker Lecuona), Alex Rins e Fabio DiGiannantonio (oltre a Marco Bezzecchi che fa parte dell’Academy). Prima giornata di prove e, sul finale, gara singola con Marini che, come già detto, ha chiuso davanti a Valentino Rossi prima della festa del sabato sera, tra grigliate, musica e chiacchiere tra vecchi amici con una grande passione in comune. Il giorno successivo, domenica, ritrovo dalla tarda mattinata e moto ancora in pista, con la 100Km che invece, proprio come un vero gran premio, ha preso il via nel primissimo pomeriggio, con tanto di partenza a piedi alla vecchia maniera. Manzi e Bartolini si sono messi subito in testa, chiudendo davanti la prima manche, ma è nel secondo turno che i fratelli Rossi e Marini hanno dato il meglio, probabilmente sfruttando anche quello che nel calcio viene definito “fattore casalingo”, riuscendo nel soprasso e andando a mettere le mani sui due prosciutti che costituivano il trofeo. Tantissimo, visto il luogo privato, anche il pubblico, entrato rigorosamente su invito e composto per lo più da giornalisti che poi- chi più, chi meno e chi per niente – hanno raccontato sui social o nelle varie testate le fasi salienti della due giorni. Insieme agli stessi protagonisti, che hanno letteralmente invaso Instagram con foto e filmati direttamente “dal campo di battaglia”.