Una foto può cambiare la vita? Evidentemente sì. Lo sa bene Gerhard Abel, lo steward che alla fine della gara in Austria ha aiutato Valentino Rossi a salire sulla moto per salutare i suoi tifosi con un inchino. Quello scatto di Gigi Soldano è diventato da subito iconico e lo ha proiettato nella storia del motociclismo. Sui social lo stesso Abel si è detto felicissimo: «15 anni che aspetto questo momento. Ora si è realizzato. Ho trascorso molti momenti con Vale. Questo è stato il culmine di tutti questi. Ci sono state tante emozioni. Grazie Vale per tutto!». Ma a una settimana di distanza, ancora sono tantissimi quelli che gli scrivono da tutto il mondo. Lo abbiamo contattato e, da vero tifoso, ci ha anche spiegato che la sua passione parte da lontano e quel momento è stato solo il culmine, visto che oltre ai tatuaggi su tutto il corpo, in casa ha persino un piccolo museo dedicato sia a Valentino Rossi che a Marco Simoncelli.
Quando hai iniziato a fare il tifo per Valentino Rossi?
Circa 15 anni fa, ero a Brno e l'ho visto la prima volta in pista. È allora che ho comprato la mia prima maglietta del suo merchandising. Ora ho 24 caschi replica autografati e più di 50 firme. Inoltre, ho 11 vetrine piene di articoli vari sia su Vale che su Simoncelli.
Quali sono le gare di Valentino Rossi che hai amato di più?
Quando ha combattuto con Lorenzo a Laguna Seca. Oppure con Stoner e Misano. Ero nel paddock dell'AGV-Truck e avevo tra le mani il casco originale.
Perché hai deciso di farti tatuare sia Valentino Rossi che Marco Simoncelli sul braccio?
Il tatuaggio di Rossi mi è sempre stato chiaro fin da subito. E il primo che ho fatto è il VR46 sulla mano sinistra, solo dopo è arrivata la faccia di Rossi. In seguito, unire Vale e Marco mi ha dato tantissima emozione. È una delle mie foto preferite e ho deciso di farlo dopo una vittoria di Marco… Pensa che 3 anni fa Vale mi ha firmato il tatuaggio e ora anche questo è diventato a sua volta un tatuaggio.
Quando è morto Marco Simoncelli, che cosa hai provato?
Ero devastato guardando le immagini in Tv. Vedere l'intera scena più volte è qualcosa di orribile che mi porto ancora dentro.
E quando hai aiutato Valentino Rossi a salire sulla sua moto per il saluto ai tifosi, che momento è stato per te?
All’inizio speravo solo di congratularmi con lui, perché in quel momento era inimmaginabile pensare ad altro. Sono passati alcuni giorni e non riesco ancora a realizzarlo. Sicuramente uno dei momenti più emozionanti della mia vita.
Cosa ti ha detto Valentino?
C’era troppo rumore in pista. Non lo so, ma più tardi, quando mi ha fatto una dedica sul giubbotto, mi ha chiesto il mio nome e ha detto: «So chi sei».
Ora la foto con te e Valentino è nella storia. Te ne rendi conto?
No, ho ricevuto così tanti messaggi e chiamate da tutto il mondo che è incredibile. Ma per me è ancora inimmaginabile. Volevo solo congratularmi con lui ed ero felice che fosse possibile. E che mi abbia abbracciato era un sogno. Lunedì ho visto la foto e per me era solo un bel ricordo. Ma è pazzesco. La foto è meravigliosa, si porta dentro così tante emozioni…
Valentino smetterà di gareggiare e ha annunciato che aspetta un bambino, cosa gli vorresti dire?
Ci ha regalato momenti molto belli ed era sempre lì per noi fan. Semplicemente grazie mille per tutto quello che ci hai regalato! Mancherà a tutti in pista. Io e tutti gli altri fan siamo felici che Vale e Francesca stiano diventando genitori e sappiamo che inizierà un periodo emozionante per loro. Auguro loro tutto il meglio e soprattutto la salute.