Quando a metterti davanti a una telecamera è lo sponsor non puoi tirarti indietro e nemmeno tirare corto. E Marc Marquez non lo ha fatto, concedendosi ad una lunghissima intervista per Estrella Galicia, che da anni è al suo fianco e a quello del fratello Alex. L’otto volte campione del mondo ha parlato delle sue condizioni di salute e ha voluto rassicurare tutti, ma ha anche tirato qualche stoccata. Una in particolare a Pecco Bagnaia, in lotta con Fabio Quartararo per il titolo di campione del mondo.
“La MotoGP in questo momento è molto equilibrata – ha detto Marquez - Lo si vede nei risultati, in classifica, nei diversi vincitori, ma, come sempre, sono due o tre i piloti che fanno la differenza; Fabio Quartararo, Pecco Bagnaia e Aleix Espargaro. I tre stanno andando un po' più veloci degli altri e soprattutto sono più regolari. Chi vincerà? Non posso saperlo. Penso che Aleix sia la sorpresa e non abbia nulla da perder, quindi questo funziona a suo favore. Quartararo è il campione e Bagnaia è quello con la moto migliore. Ognuno ha un punto di forza che deve saper sfruttare e sfruttare al meglio”. Per Marc Marquez, quindi, il mondiale è apertissimo, ma Enea Bastianini e Jack Miller non sono della partita nonostante la classifica non li ha ancora tagliati fuori matematicamente.
A non essere della partita, ancora una volta e per il terzo anno consecutivo, c’è anche lui, ma spera che questo 2022 segni definitivamente la svolta. Anche perché il suo fisico gli sta dando feedback significativi in questo senso: “Maturi un bel po' quando le cose sono difficili – ha spiegato - E quando c'è un infortunio vedi che devi reinventarti o resistere a gettare la spugna. Durante quel periodo sono venuto a vivere a Madrid e ho avuto molti cambiamenti nella mia vita perché la vita di chiunque, non solo di un atleta, si deve evolvere. Da motociclista sono diventato professionista all'età di 15 anni e sono arrivato al Motomondiale a 20 anni. Negli anni ti evolvi e forse hai una mentalità diversa passati i trenta. Ed è qui che devi fare i passi giusti e, soprattutto, fissare priorità. In questo caso la mia priorità è la stessa di quando sono entrato in Coppa del Mondo: vincere il titolo. È uno sport, è una competizione e sono i risultati che contano. Fisicamente sto meglio, le cose stanno andando bene. Non sono al 100%, chiaramente, ma ho molta fiducia”.
Per riuscirci, però, dovrà evolvere (giusto per usare lo stesso verbo di Marquez) anche la Honda, perché la RC213V sta mostrando troppe criticità rispetto alla concorrenza. “Tutti i piloti Honda hanno avuto difficoltà quest’anno – ha spiegato ancora Marquez – Stagioni difficili possono capitare e fanno parte del gioco, non significa che non si sia lavorato duramente. La moto va meglio, ma ci sono delle rivali che ti dicono se quel cambiamento è bastato oppure no. In questo caso per noi non è stato sufficiente. Perché? Perché ci sono due o tre marchi che ci stanno davanti in questo momento, ma parlo al plurale perché siamo una squadra e, quando vinci tu, vince tutta la squadra e anche quando le cose non funzionano è tutti insieme. La Honda sta lavorando sodo per il 2023 perché le cose non stanno andando per il verso giusto. So di non esserci stato, ma non è una scusa. I piloti che ha in questo momento, in particolare Pol e Álex sono campioni del mondo e penso che il potenziale di tutti loro sia di non essere nelle posizioni in cui sono stati”.